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Appalti pubblici controllati dai clan, 24 persone in manette

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Appalti pubblici controllati dai clan, 24 persone in manette

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CATANZARO – L’operazione denominata “Chimera” è scattata all’alba in Calabria e nella provincia di Firenze.

I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme hanno stretto le manette ai polsi di 24 persone, tra cui quattro donne, ritenute legate alla cosca di ‘ndrangheta dei Cerra-Torcasio-Gualtieri di Nicastro di Lamezia Terme, con base operativa nella frazione Capizzaglie. I reati contestati vanno dal traffico di armi al condizionamento di appalti pubblici, al traffico di droga e alle estorsioni. Tutti reati commessi, secondo l’accusa, dal 2010 ad oggi. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Catanzaro e all’operazione, che interessa anche la provincia di Firenze, hanno partecipato oltre 200 carabinieri appartenenti ai Reparti territoriali ed ai “Cacciatori di Calabria”, insieme ad unità cinofile. Secondo le indagini la cosca dei Cerra-Torcasio-Gualtieri si stava estendendo e stava occupando gli spazi lasciati liberi dopo i numerosi arresti compiuti nei mesi scorsi nei confronti dei loro rivali. Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, ha affermato che “l’operazione di stamane va vista in un quadro d’insieme con le inchieste dei mesi scorsi contro la cosca dei Giampà. Quella di Lamezia è una storia criminale di composizione e scomposizione continua dove una cosca si avvantaggia dei problemi dell’altra. E così finisce che vecchi alleati poi diventano nemici oppure si rimettono insieme ma l’unico obiettivo è sempre quello di avere il controllo assoluto degli affari illeciti”.

 

Una donna a capo della cosca

Teresina Cerra, di 75 anni, sarebbe stata a capo della cosca della ‘ndrangheta dei Cerra-Torcasio-Gualtieri di Lamezia Terme. E’ quanto emerge dall’inchiesta della Dda di Catanzaro che ha portato all’arresto di 24 persone nel corso dell’operazione compiuta dai carabinieri e chiamata ‘Chimera’. Teresina Cerra, secondo gli inquirenti, era la mente dell’organizzazione criminale. Cerra aveva il controllo assoluto della cosca e decideva su tutte le attività illecite ed anche sugli omicidi da compiere. La donna ed i componenti della sua famiglia, secondo gli investigatori, erano soliti fare acquisti nei negozi di Lamezia Terme senza pagare il conto. I particolari dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, dall’aggiunto, Giovanni Bombardieri, e dai vertici del Comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme. Nel corso della conferenza stampa è stato evidenziato che l’operazione di oggi deve essere vista nel contesto delle varie attività di indagine che la stessa Dda ha condotto sul territorio di Lamezia Terme negli ultimi anni, andando a colpire la cosca Giampà, i cui esponenti sono oggi tutti in carcere. Tra i reati contestati agli arrestati, di cui due finiti ai domiciliari, ritenuti esponenti della cosca Cerra-Torcasio- Gualtieri ci sono traffico di armi e droga, reati in materia di appalti pubblici ed estorsioni compiute dal 2010 ad oggi. Tra le attività controllate dagli arrestati anche alcune legate all’edilizia sociale privata.

 

Le 24 persone arrestate nell’operazione ‘Chimera’

Sono finiti in carcere Nino Cerra, 67 anni; Pasquale Cerra (47); Teresina Cerra (75); Luca Cerra (24); Vincenzo Torcasio (34); Alessandro Torcasio (28); Pasquale Torcasio (34); Francesco Tropea (27); Emilio Francesco Gualtieri (57); Maria Gualtieri (30); Cesare Gualtieri (45); Nicola Gualtieri (22); Antonio Paradiso (24); Peppino Festante (38); Ottorino Rainieri (35); Gennaro Muraca (24); Antonio Villella (38); Giuseppe Gullo (49); Pasquale Carnovale (28); Paolo Paone (27); Gaetano Larosa (40); Lucia Vaccaro di (39). Agli arresti domiciliari sono finiti, invece, Aurora Rainieri (37) e Angela Torcasio (31). L’obbligo di dimora è stato disposto nei confronti di Angelina Torcasio, 54 anni, e Antonio Gualtieri (37).

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