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Al Piccolo Teatro Unical venerdì “Tre uomini e na seggia”. La Terra di Piero… for Africa (AUDIO)

Cultura & Spettacolo

Al Piccolo Teatro Unical venerdì “Tre uomini e na seggia”. La Terra di Piero… for Africa (AUDIO)

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Venerdì prossimo il Piccolo Teatro Unical ospiterà lo spettacolo “Tre uomini e na seggia”, un esilarante spettacolo comico scritto, diretto e portato in scena da Antonio Filippelli, Eliseno Sposato jr e Roberto Giacomantonio.

 

COSENZA – Lo stile è quello dello sketch fine a se stesso e lo spettacolo è suddiviso in quattro spezzoni comici contornati, come spesso accade nei loro scritti, da momenti che inducono lo spettatore alla riflessione. Tre uomini che, con una comicità semplice e disarmante, si divertono e, con questo, fanno divertire il pubblico che, sempre più numeroso, sceglie di passare due ore in assoluta spensieratezza. I tre, Antonio Filippelli, Eliseno Sposato jr e Roberto Giacomantonio, sono parte integrante de “La Terra di Piero”, associazione cosentina che da molti anni si prodiga in progetti rivolti al sociale.

Il “signor Dio” Giacomantonio ed il vicepresidente dell’Associazione, Sposato, sono stati ospiti negli studi di Rlb, nella trasmissione Informattiva, per illustrare i particolari sul container che partirà a breve e sullo spettacolo che certamente farà divertire e ridere a crepapelle.

ASCOLTA L’INTERVISTA 

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Pozzi, scuole, dispensari medici, invio di containers e tant’altro in varie nazioni in Africa e molte iniziative destinate alle più svariate cause in loco e soprattutto conosciuta per la realizzazione del più grande parco giochi inclusivo d’Italia. Il parco “Piero Romeo” in Via Misasi a Cosenza. La maggior parte degli introiti de la Terra di Piero, oltre a donazioni e alla vendita di gadget, derivano da rappresentazioni teatrali portate in scena da attori non professionisti e scritte da Sergio Crocco, che ne è anche presidente. “Conzativicci” prima e “Foraffascinu” poi, sono state rappresentate per ben cinquanta repliche con un numero di spettatori che sa dell’incredibile.

Risate per far partire un container con dentro il cuore dei cosentini

Oggi la Terra di Piero ha un altro obiettivo ambizioso, chiamato Progetto Pamoja. Il progetto è finalizzato all’invio di un container colmo di viveri a lunga scadenza, vestiti estivi per bambini, medicinali, giochi e tant’altro destinato ai cinque orfanotrofi individuati in Tanzania. Gli stessi sono localizzati in zone dove, oltre ai bisogni primari, il tasso di mortalità per AIDS è elevatissimo. Il container partirà da Cosenza l’otto aprile e arriverà a metà maggio in Tanzania. La raccolta viene effettuata presso il capannone di Cesareo Climatizzazione, nella zona industriale di Zumpano, e presso la sede dell’associazione in Cosenza alla Via Rebecchi, 11.
La raccolta fondi per affrontare le spese di viaggio e per l’acquisto di beni in loco avviene tramite donazioni libere, vendita di gadget e con ciò che la terra di Piero sa fare meglio. Le rappresentazioni teatrali. Per questo, il trio Filippelli, Sposato, Giacomantonio sposa a pieno il progetto e porta in scena al PTU (piccolo Teatro Unical) di Arcavacata giorno 17 marzo, lo spettacolo “Tre uomini e na seggia” con il patrocinio del CAMS Unical.

I biglietti sono disponibili presso la sede de ‘La Terra di Piero’ e presso l’edicola Tuscolano sita a Piazza Kennedy a Cosenza. L’invito è quello di riempire il PTU giorno 17 per divertirci insieme, per contribuire a una splendida causa. Insieme. A Proposito: “Pamoja” in lingua Swahili vuol dire “insieme”.

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Sergio Crocco: “3 uomini e mille seggie”

Dopo aver gustato il loro spettacolo per la terza volta, Sergio Crocco, presidente dell’Associazione La Terra di Piero ha pubblicato un post in cui spiega il senso dello spettacolo di venerdì:

“Sono tre miei amici. Sono Roberto, Eliseno e Antonio. Fanno uno spettacolino che si chiama “Tre uomini e na seggia”. Niente di grandi pretese. Vogliono solo fare ridere (e poco poco, ma giustu na ‘nticchia in una scena, mandare un impegnato messaggio sociale). Dicevo che sono tre miei amici. Eliseno un vero fratello, gli altri due Amiconi con la A maiuscola. Per questo ho tentennato nel voler “recensire” il loro spettacolo. Sono di parte, troppo. Ma siccome non devo dare conto a nessuno, nemmeno a quelli che vogliono dato conto per forza, qualcosa la scrivo, giustu pè mi fa vida”.

“Ve lo dico diretto diretto: questi sono tre mostri. Si, pure di bruttezza (specie Filippelli) ma in questo caso intendo di bravura. Antonio è una forza della natura: ha presenza scenica, capacità di improvvisare, tempi teatrali, empatia totale con il pubblico. Lui con la gente può giocarci quanto vuole e l’avrà sempre dalla sua parte. Una dote dei grandi attori. Roberto ha la faccia da schiaffi che non puoi non sorriderne ed inoltre è un attore vero, scrupoloso, bravo. Eliseno è il più scarso dei tre (ca fissiu, cretì) però è la spalla perfetta. Quello che si prende il suo spazio e lo valorizza. Ma non prende un solo centimetro in più agli altri due. Riempie il suo ruolo con umiltà non sovrapponendosi ai due colleghi. Insomma, a mio avviso, un trio perfetto. Anzi, un quartetto”. 

“La sedia, avevo dimenticato la “seggia”! Quella sedia di Roberto, ma anche di Eliseno, ma anche di Antonio, mia e di te che stai leggendo. Roberto quella sedia l’ha sdoganata e portata non solo su un palco. La regala al pubblico in ogni spettacolo, insieme ad un biglietto ideale. Un biglietto che dice che quella carrozzina sul palco ha il sapore dell’inclusione vera, senza fronzoli, senza pietismi. In quella sedia c’è il Parco Piero Romeo, c’è un parcheggio per disabili lasciato davvero alle persone disabili, c’è il rispetto verso le persone, disabili e non. E siccome Roberto è nu mastruni, quella seggia dopo qualche secondo sparisce dal palco e vola verso lidi sconosciuti. Sul palco resta Giacomantonio e altri due ciuati amici miei. Che regalano al pubblico due ore di risate “semplici”, nel senso più alto del termine. Qualche imbecille li ha chiamati barzellettieri. Invece in questo spettacolo tutto è inedito (i testi li scrivono loro stessi). Ma sono cattiverie e livore che resta a chi vive di questo. Antonio, Roberto ed Eliseno sono bravi, anzi bravissimi. E sono pure amici miei. Ed io micci siantu. Andate a vederli, se non lo avete fatto. E se lo avete fatto andate a rivederli. Scialarvi non è reato. Tre uomini e na seggia, anzi due, anzi tre, anzi…”.

Sergio Crocco 

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