“Cosa vuoi fare da grande? Il posto fisso”: in Calabria 1 su 4 lavora nella Pubblica amministrazione

Nel Mezzogiorno l’incidenza dell’impiego pubblico è ben superiore alla media nazionale.

CATANZARO – L’Italia, una repubblica fondata sul mito del posto fisso. In Calabria il mito diventa realtà: un occupato su quattro è dipendente della Pubblica amministrazione. Lo riferiscono i risultati della ricerca del centro studi ImpresaLavoro su elaborazione di dati Istat e della Ragioneria Generale dello Stato. Nella regione, secondo quanto evidenziato dalla ricerca, coloro che risultano alle dipendenze del pubblico impiego rappresentano il 22,03% del totale dei lavoratori. Desiderato fin da bambino dal piccolo Checco Zalone («Cosa vuoi fare da grande?» chiede la maestra, «Io voglio fare il posto fisso»), auspicato dai parenti, assicurato da politici e notabili, preso di mira da potenziali ‘traffichini’; in Calabria il “posto fisso” va per la maggiore. Quello che è stato un famoso film, del simpaticissimo Zalone, nello stivale non solo è vita reale, ma anche raggiunge una percentuale ben superiore alla media nazionale. Inutile spiegare il perchè tutti propendono per l’impiego pubblico (il film vi è riuscito alla perfezione).

A seguire, nella classifica nazionale, c’è la Valle d’Aosta, con il 21,01%. In vetta alla classifica si posizionano le regioni del Mezzogiorno, con un’incidenza dell’impiego pubblico ben superiore alla media nazionale (13,99%): Sicilia (19,95%), Sardegna (19,30%), Molise (18,06%), Campania(17,89%), Basilicata (17,87%) e Puglia (17,42%), seguite a distanza ravvicinata dal Friuli Venezia Giulia (16,62%) che registra uno dei valori più alti del Centro Nord. In coda alla classifica le regioni più industrializzate come Lombardia (9,44%), Veneto (10,80%), Emilia-Romagna (11,59%) e Piemonte (11,90%).