Area Urbana
Metro a Cosenza il sindaco ricorda alla Regione che l’appalto è illegittimo
Oliverio parla di lavori appaltati dal 2014 da cantierizzare al più presto e ricorda l’intesa stipulata con i Comuni di Rende e Cosenza.
COSENZA – Metrotramvia Cosenza – Rende – Unical. Un appalto affidato a una cooperativa di Ravenna e ad un’azienda spagnola. La CMC (Cooperativa Muratori & Cementisti – C.M.C.) che si occuperà della progettazione esecutiva e dei lavori oggetto della gara e la CAF SA dalla Spagna fornirà treni e materiale rotabile. Insieme le due imprese si accaparreranno circa cento milioni di euro. La metro che collegherà il centro di Cosenza ad Arcavacata dovrà essere realizzata in 900 giorni. Il Governatore della Regione Calabria preme per accellerare l’iter.
LA REGIONE CALABRIA E L’INTESA STIPULATA CON I COMUNI DI RENDE E COSENZA
“Per lunedì – ha affermato il presidente Mario Oliverio – ho convocato, nella sede della Regione, un incontro con i sindaci di Cosenza e Rende e con il presidente della Provincia di Cosenza, rappresentanti delle tre istituzioni che nel 2009 hanno sottoscritto il protocollo con la Regione per dare il via alla progettazione e realizzazione della metropolitana Cosenza-Rende-Unical. Questa riunione sarà decisiva. Non sono più ammissibili dilazioni e ritardi. Questa opera era stata già appaltata nel 2014, prima del mio insediamento alla guida della Regione. La mia unica premura è stata quella di accelerarne la realizzazione e di garantire che il progetto fosse coerente con i massimi livelli di sostenibilità economica ed ambientale. A tal fine, sin dal primo momento, ho ricercato il massimo coinvolgimento degli enti locali interessati. Non ho mai pensato di agire senza o contro la volontà dei Comuni di Cosenza e di Rende.
Ora basta: il tempo della propaganda è terminato. Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Non sono più disponibile ad assecondare atteggiamenti schizofrenici per cui, un giorno si promuove in pompa magna una intesa sulla fattibilità dell’opera, presentandola come un successo della propria iniziativa, ed il giorno dopo, senza alcuna valida spiegazione, si mette tutto in discussione. In questi mesi, in maniera dettagliata, si è definita una intesa, accogliendo tutte le proposte e le osservazioni avanzate dai Comuni di Cosenza e di Rende. E, per questo, è sorprendente ed inspiegabile la posizione espressa in queste ore da Mario Occhiuto. Se il sindaco di Cosenza torna alle posizioni espresse in campagna elettorale e non vuole che si realizzi la metropolitana, avrebbe fatto meglio ad evitare di sedersi al tavolo di confronto istituzionale con la Regione per suggerire proposte correttive alle quali, tra l’altro, abbiamo dato piena disponibilità”.
IL SINDACO MARIO OCCHIUTO SUL PROGETTO METROTRAMVIA
Il sindaco Mario Occhiuto replica alle dichiarazioni del presidente Mario Oliverio in merito alla questione del progetto della Metropolitana leggera di superficie. Per il primo cittadino di Cosenza “ogni responsabilità per la mancata esecuzione dell’opera sarà dell’ente appaltante (ovvero la Regione Calabria ndr) che, piuttosto che mantenere i suoi impegni sulla città di Cosenza, dimostrerà soltanto di avere l’ansia e la fretta di iniziare i lavori”. “Riguardo alle ultime esternazioni del presidente Oliverio – ha poi sottolineato il sindaco di Cosenza – mi preme evidenziare alcuni punti:
1) Tanto per cominciare, non è il Governatore che si preoccupa di convocare gli incontri istituzionali sulla Metro, in quanto di norma si svolgono dopo averli concordati vicendevolmente.
2) Sono Sindaco di Cosenza dal 2011 e ho sempre assunto una posizione contraria al progetto della Metroleggera per come concepito originariamente, a causa soprattutto del suo impatto ambientale, in particolar modo sul viale Parco che è elemento di connessione del tessuto urbano: l’ho fatto in passato con la destra e lo faccio oggi con la sinistra.
3) La Regione ha appaltato i lavori senza il necessario e obbligatorio “accordo quadro” con il Comune di Cosenza sul cui territorio ricade la realizzazione dell’opera.
4) Abbiamo chiesto alla Regione le garanzie necessarie per la realizzazione delle opere, che vanno realizzate comunque secondo la qualità urbanistica da noi proposta.
5) Non accetterò mai opere che procurino ulteriori danni alla città, che ancora oggi paga le conseguenze delle politiche negative degli anni Sessanta e Settanta”.
Sono questi gli unici interessi che difendo, altro che schizofrenia”.
LEGGI ANCHE
Metrotramvia: illegittimità nelle procedure d’appalto, Occhiuto chiarisca
Metrotramvia un’idea datata 1982, ma al Comune di Rende non c’è traccia del progetto
Social