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Lavoro: ammortizzatori sociali in deroga, mercoledì la mobilitazione

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Lavoro: ammortizzatori sociali in deroga, mercoledì la mobilitazione

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COSENZA – Mercoledì 30 aprile, a partire dalle ore 9.30, la mobilitazione unitaria indetta da Cgil, Cisl e Uil regionali.

La protesta si terrà presso le prefetture di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, a sostegno della vertenza riguardante i soggetti calabresi percettori degli ammortizzatori sociali in deroga. I segretari regionali della Cgil, Michele Gravano, della Cisl, Paolo Tramonti, e della Uil, Roberto Castagna, sostengono che “l’obiettivo della manifestazione è quello di sollecitare il Governo nazionale a garantire le risorse necessarie per la restante parte del 2013 e per il 2014 al fine di erogare i sussidi di cassa integrazione guadagni e di mobilità in deroga, unico sostegno al reddito per oltre 20 mila lavoratori. Per questi motivi le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno programmato tre presidi chiamando a raccolta presso le Prefetture di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria i lavoratori e i disoccupati interessati che, nonostante gli impegni assunti, ricevono con enormi ritardi i sussidi mensili. Non è comprensibile che risorse già stanziate e immediatamente disponibili non siano ancora ripartite per dare una risposta concreta alle migliaia di lavoratori e lavoratrici interessate, venendo così a creare una vera e propria emergenza sociale”. “In particolare è urgente – affermano ancora Gravano, Tramonti e Castagna – il trasferimento da parte del Governo dei 17,7 milioni di euro assegnati alla Calabria che, unitamente ai 24 milioni di euro decretati dalla Regione, consentirebbero i pagamenti, in modo equo, dei sussidi a tutti i percettori. Tutto ciò tenendo conto in ogni caso che, allo stato attuale, occorrono ancora 150 milioni di euro. A tal fine auspichiamo che l’incontro con il Governo sul tema degli ammortizzatori sociali, già richiesto dalle confederazioni nazionali, venga convocato al più presto in modo da dare una risposta positiva e definitiva all’emergenza sociale della Calabria”.”In ogni caso – concludono i tre dirigenti sindacali – preannunciamo che le azioni di lotta e mobilitazione non si fermeranno fino a quando non saranno raggiunti risultati concreti per la risoluzione della vertenza, a difesa dei sacrosanti diritti dei lavoratori”.

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