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Incidente sull’A3 nel Cosentino, feriti 4 agenti della penitenziaria
COSENZA – Erano a bordo di un mezzo utilizzato per il trasporto dei detenuti.
Quattro agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti in un incidente stradale avvenuto mentre stavano rientrando alla casa di reclusione di Rossano, a bordo di un mezzo per il trasporto dei detenuti. Gli agenti avevano terminato un servizio di traduzione di detenuti in Sicilia e stavano rientrando quando il mezzo si è ribaltato. L’incidente è avvenuto sull’autostrada A3, nel cosentino. I quattro agenti hanno riportato ferite guaribili dai sette ai dieci giorni.
Il Sappe: “La situazione in Calabria è sempre più drammatica”
Carenza di risorse, di mezzi e uomini, ma anche lo stato d’abbandono in cui versa il personale di polizia penitenziaria. Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario nazionale, facendo riferimento all’incidente stradale in cui è rimasto coinvolto il furgone della penitenziaria, lanciano l’allarme sulle condizioni del comparto: “A Rossano, per esempio, ci hanno riferito – aggiungono – che ieri mancavano 21 agenti e tre di quelli in servizio sono stati costretti a fare doppio turno, dalle 8 alle 20, e altri sono stati richiamati dalle ferie. Tutto questo a causa dell’inadeguatezza gestionale del vertice della polizia penitenziaria. I servizi non funzionano e nessuno prende provvedimenti adeguati. Riteniamo sia giunto il momento di procedere all’avvicendamento di chi esercita il comando, per l’inadeguatezza dimostrata. Le cose non vanno meglio a Cosenza, dove chi comanda ha assunto una carica sindacale e, pertanto, svolge attività’ sindacale, nonostante ciò non sia consentito da una disposizione contrattuale. Ad Arghilla’ non è’ stato ancora individuato un comandante di reparto, nonostante l’istituto sia aperto da tempo. A Palmi il personale deve fruire delle ferie dal 2007, con circa diecimila giornate arretrate e nessuno fa niente per sanare tale situazione”. “Per ultimo – conclude il Sappe – c’e’ stata la chiusura del carcere di Lamezia Terme, una scelta assolutamente inadeguata”.
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