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I dettagli della ‘detenzione’ del Cavaliere: non può votare, ma può fare politica
ARCORE (MI) – Dovrà impegnarsi per quattro ore a settimana nell’«assistenza» di anziani e disabili in un centro di cura nel milanese.
Sette giorni effettivi in totale nell’arco di dieci mesi. Ma potrà continuare a fare politica. Resta quindi salva la campagna elettorale per Forza Italia in vista delle europee del 25 maggio. I giudici del Tribunale di sorveglianza che hanno accettato la richiesta di affidamento ai servizi sociali hanno stabilito che l’ex presidente del Consiglio dovrà restare sul territorio lombardo, ma con la possibilità di lasciarlo per andare a Roma dal martedì al giovedì. In pratica, nonostante non possa candidarsi o votare, sarà libero di fare politica. Il Cavaliere comincerà a breve a scontare l’anno di pena residua, dopo la condanna definitiva per frode fiscale a 4 anni, tre “graziati” per effetto dell’indulto. La pena si ridurrà ulteriormente a 10 mesi e 15 giorni, considerato come dopo sei mesi sia previsto uno sconto di 45 giorni. Sul carcere, era da tempo chiaro non solo come per Berlusconi l’ipotesi della galera fosse da escludere, ma anche come gli stessi domiciliari fossero una prospettiva lontana. Anzi, alla fine poche saranno le limitazioni e gli obblighi che Berlusconi dovrà osservare: non potrà andare all’estero, né lasciare Milano dal giovedì sera a martedì, non potrà frequentare altri pregiudicati, dovrà uscire di casa non prima delle 7 e rientrare non più tardi delle 23. Un percorso di ravvedimento, scrivono i giudici, sembra iniziato: il condannato ha saldato il debito con il fisco, ha risarcito i danni all’Agenzia delle entrate e ha pagato le spese processuali.
Fonte: Alberto Sofia
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