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(VIDEO) Il servizio di “Quinta Colonna” sul caso Asp di Rogliano che manda su tutte le furie il Comune

Lunedì un servizio sui furbetti del cartellino all’Asp di Rogliano, nella nota trasmissione di Rete 4 condotta da Polo Del Debbio ha mandato su tutte le furie l’amministrazione comunale. Il vicesindaco  Fernando Sicilia: “giornalismo strumentale e falso. Presentate come realizzate a Rogliano una serie di interviste fatte a Lamezia Terme con domande del tutto estranee al contesto tematico della trasmissione”

 

ROGLIANO (CS) – Li chiamano “furbetti del cartellino”. Parliamo di dipendenti della pubblica amministrazione che sempre più spesso finiscono travolti da inchieste per assenteismo. Lavoratori che invece di timbrare il cartellino e svolgere le mansioni per le quali vengono pagati, finiscono pizzicati dalle telecamere di Carabinieri e Polizia in giro per paesi e città a dedicarsi ai fatti propri, oppure beccati a farsi timbrare il cartellino da colleghi compiacenti. L’ultimo caso balzato alle cronache, non solo ci riguarda da vicino, ma ha avuto anche un grande clamore mediatico perché a finire sotto inchiesta sono stati 18 tra dirigenti, medici e infermieri assunti all’Asp di Rogliano e finiti nell’inchiesta dell’operazione “All Walking”. 6.000 ore di filmati, oltre 200 servizi di osservazione e ben 725 episodi di assenteismo documentati dai carabinieri che hanno monitorato ogni movimento dei dipendenti che si assentavano dal lavoro per sbrigare le loro faccende private. Non solo, perché venivano visti sistematicamente per le vie della cittadina occupati chi a fare la spesa al supermercato, chi a spendere il tempo giocando alle slot machine e alle videolottery, altri a lavorare nel proprio studio privato, altri ancora tornarsene tranquillamente a casa propria.

GUARDA IL SERVIZIO DI QUINTA COLONNA

Lunedì la trasmissione di Rete 4 “Quinta Colonna” condotta da Paolo Del Debbio si è occupata proprio dei furbetti del cartellino mettendo sotto la lente il caso di Viterbo ma sopratutto quello di Rogliano dedicando anche un servizio e alcuni collegamenti sul posto con tanto di interviste. La giornalista, l’inviata Giancarla Rondinelli, ha anche raccolto le dichiarazioni di alcuni medici e la loro difesa. Fin qui tutto normale, se non fosse che alcune interviste successive al servizio avevano poco a che fare con il contesto e finalizzate in tutta evidenza al più becero antimeridionalismo, come sottolineato con un duro comunicato stampa dall’amministrazione comunale di Rogliano e del vicesindaco Fernando Sicilia. Non è la prima volta che le trasmissioni di approfondimento di Rete 4 “Quinta Colonna” e “Dalla Vostra Parte” finiscono nell’occhio del ciclone. Due anni Striscia La Notizia smascherò due falsi servizi di Quinta Colonna nella quale venivano pagati alcuni figuranti per fingersi romeni che facevano furti in giro per Roma. Due mesi fa a “Dalla vostra parte” un fuorionda imbarazzante mostrava come l’inviato, con a fianco alcuni risparmiatori, si accordava e cercava persone che potessero “aggredire” verbalmente  e urlare contro l’allora viceministro dell’economia, Enrico Zanetti presente in studio.

Questa la dura nota pubblicata dall’Amministrazione Comunale di Rogliano:  “A NOME dell’Amministrazione comunale esprimo ferma protesta per l’andamento della trasmissione condotta in studio da Paolo Del Debbio e preconfezionata sull’onda di epidermiche sensazioni di opinione per alimentare rabbia sociale e giustizialismo a buon  prezzo. Un giornalismo pasticciato e strumentale ha presentato come realizzata a Rogliano una serie di interviste filmate, invece, a Lamezia Terme con domande del tutto estranee al contesto tematico della trasmissione e dello stesso collegamento, incentrate addirittura sulla “questione meridionale” e sui “Borboni” (e non Borbone) e finalizzate in tutta evidenza al più becero antimeridionalismo. Sono state selezionate persone anziane, evidentemente sprovvedute, che hanno confuso la parola “borboni” con quella più comune di “barboni”, per un servizio giornalistico specificamente privo di finalità argomentative e piuttosto votato, con rozza pervicacia, ad alimentare pregiudizi del tutto anacronistici e di bassa lega. Di fronte a tanta mistificazione, il sindaco, Giovanni Altomare, e gli altri cittadini presenti hanno più volte chiesto di intervenire per correggere evidenti distorsioni e arbitrarie esclamazioni del conduttore, ma questo non  è stato reso possibile, nonostante le garanzie date dall’inviato giornalista prima della trasmissione sugli spazi da dare per repliche eventualmente richieste. Sui casi di assenteismo, che abbiamo abbondantemente condannato, è stata fatta di tutta un’erba un fascio e non sono stati fatti i pur dovuti distinguo su fattispecie tutt’affatto diverse, tanto che diverse sono state le sanzioni penali, amministrative e disciplinari sin qui applicate ai dipendenti resisi responsabili dell’ingiustificato assenteismo.

Solo due collegamenti di pochissimi minuti hanno preteso di dare il quadro di una situazione, mischiando fatti di malasanità e gravi disfunzioni ospedaliere con un pur deprecabile fenomeno che, tuttavia, in sede locale, non ha prodotto quel che è stato dato ad intendere. Per essere colpito, così per come deve essere colpito, l’andazzo dei  cosiddetti “furbetti” non è necessario ricorrere a montature. La giustizia farà il suo corso e stroncherà tutto quel che c’è da punire. La pubblica amministrazione dovrà, come avrebbe dovuto, tutelarsi. La stessa informazione corretta è l’arma educativa migliore in casi del genere. Ma per centrare l’obiettivo, non c’è bisogno di un giornalismo che per forza deve urlare o montare situazioni in maniera del tutto speciosa. E questo solo per fare audience o spettacolo gratuito”.

IL SERVIZIO VIDEO INCRIMINATO “LA QUESTIONE MERIDIONALE”

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