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Assenteismo, Spagnuolo: “reati che pregiudicano il funzionamento della P. A.” – I NOMI DEGLI INDAGATI

Conferenza stampa a seguito dell’operazione All Walking che questa mattina ha portato all’emissione di diciotto misure nei confronti di altrettanti dipendenti e dirigenti dell’Asp di Rogliano assenteisti.

 

ROGLIANO (CS) – “La Procura della Repubblica di Cosenza è impegnata nell’azione di contrasto di questa tipologia di reati che finiscono per pregiudicare il corretto funzionamento della Pubblica amministrazione determinando, nello specifico, la compromissione della tutela della salute dei cittadini“. Queste le parole del Procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo sull’operazione antiassenteismo che ha portato all’emissione di 18 provvedimenti cautelari a carico di medici e dipendenti dell’Azienda sanitaria di Cosenza in servizio a Rogliano. Il procuratore Spagnuolo ha sottolineato, inoltre, “l’importanza dell’attività portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Rogliano“.

“E’ una indagine ma ce ne saranno altre e quelle emesse, sono misure cautelari non di tipo estremo, ma valgono a sanzionare il comportamento di chi, in un momento storico in cui la sanità, calabrese e cosentina, è in difficoltà, pensava ai propri fatti personali anziché alla funzionalità della struttura sanitaria. Queste sono “patologie” frutto di una serie di comportamenti di chi ha perso di vista il rispetto delle regole. Ognuno può rivendicare i propri diritti ma solo dopo che ha adempiuto fino in fondo ai doveri che gli spettano”. Non spetta a noi chiamarlo “reato morale” – ha detto ancora Spagnuolo, ma di certo è un reato sociale e morale. Noi procediamo per ipotesi di reato; saranno poi i vertici dell’ASP a valutare secondo le disposizioni della legge Madia le successive conseguenze, e sarà la comunità a dare le sue valutazioni che a noi non spettano. Il  nostro compito è quello di far fronte a fenomeni di illegalità diffusa nella Pubblica amministrazione”. Ogni giorno, secondo quanto documentato dai carabinieri della Compagnia di Rogliano, c’era che si occupava di strisciare i cartellini per tutti.  Poi i dipendenti si facevano i ‘fatti loro’: accompagnavano i figli a scuola, andavano al supermercato e addirittura utilizzavano il denaro (stipendio dei contribuenti perché impiegati statali) per giocare alle slot machine. Le indagini sono partite dalle segnalazioni di numerosi utenti che lamentavano il comportamento disinvolto di alcuni dipendenti dell’Asp.

Il Codacons: “licenziamento in tronco”

Assistere ad una nuova inchiesta di questo tipo, in un Paese, in una regione, in una provincia in cui la disoccupazione è una piaga che non si riesce a debellare, fa davvero molta rabbia. Ed è per questo che il Codacons chiede il “licenziamento in tronco e azioni di recupero degli stipendi pagati ai dipendenti assenteisti”. “Se saranno accertati gli illeciti contestati – è scritto nel comunicato dell’associazione – i dipendenti dovranno non solo essere licenziati in tronco, ma l’amministrazione dovrà avviare nei loro confronti azione di recupero degli stipendi pagati negli ultimi anni. Si tratta infatti di reati che, se confermati, avrebbero ripercussioni dirette per gli utenti, in quanto il danno per i cittadini è duplice: da un lato i servizi resi dall’ente pubblico dove lavoravano i 18 dipendenti hanno subito un peggioramento a causa dell’assenza ingiustificata dei lavoratori dagli uffici, dall’altro vi è un evidente spreco di soldi pubblici, in quanto i dipendenti infedeli percepiscono stipendi senza lavorare”. “Per questo – conclude il comunicato del Codacons – gli assenteisti dovranno risarcire la collettività restituendo le retribuzioni indebitamente percepite”.

 Operazione All Walking – i NOMI degli INDAGATI

Provvedimenti di sospensione:

– Claudio Viteritti, 57 anni di Mangone
– Stano Carpino, 60 anni di Mangone
– Concetta Floccari, 60 anni di Cellara
– Rosaria D’Ambrosio, 61 anni di Cosenza

Provvedimenti di obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria

– Antonietta Apa, 61 anni di Rogliano
– Andrea Scalercio, 54 anni di Mendicino
– Maria Concetta Falbo, 56 anni di Rogliano
– Pasquale Mottola, 57 anni di Cosenza
– Antonio Acquesta, 70 anni di Rogliano
– Lucrezia Carmela Minò, 55 anni di Malito
– Elio Oliveti, 65 anni di Rogliano
– Domenico Andrieri, 72 anni di Cellara
– Fabio Oddo, 60 anni di Rogliano
– Adonella Margherita Mancini, 60 anni di Rogliano
– Oscar Marsico, 58 anni di Malito
– Susanna Gallo, 61 anni di Castrolibero
– Antonio Pasquale Ciciarelli, 64 anni di Rogliano
– Vincenzo Fuoco, 50 anni di Rogliano

I medici sospesi per un anno dalle loro funzioni sono due, assieme ad un capo infermiere e ad un ausiliario. Altri 14 tra medici, dirigenti e personale amministrativo dovranno attenersi all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I destinatari dei provvedimenti, è stato spiegato nel corso della conferenza stampa che si è svolta in Procura a Cosenza, sono accusati, a vario titolo, di truffa aggravata, sostituzione di persona e falso ideologico.

Su cinquantotto dipendenti degli uffici di Rogliano dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, ben 48 sono stati monitorati e denunciati. Sono stati registrati 725 episodi di assenteismo per un ammanco di circa 1500 ore. 

 

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