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Titolare di un’agenzia di viaggi in manette, decine i clienti truffati

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Titolare di un’agenzia di viaggi in manette, decine i clienti truffati

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REGGIO CALABRIA – Si faceva pagare in anticipo per le prenotazioni e poi intascava i soldi e ai clienti rifilava la scusa dell’overbooking.

La titolare di un’agenzia di viaggi, la “Sixty Seven Travel sas” di Reggio Calabria, Debora Di Girolamo, 38 anni, è stata arrestata dalla Guardia di Finanza, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della locale Procura. L’accusa è di truffa, clonazione di carte di credito, estorsione e calunnia ed il patrimonio dell’agenzia di viaggi, per un valore di circa 200mila euro, è stato sottoposto a sequestro preventivo. Secondo le indagini, la titolare si faceva anticipare dai clienti il denaro per l’acquisto di pacchetti vacanza o di biglietti aerei ma poi non effettuava le prenotazioni o gli acquisti pattuiti, e attribuiva la responsabilità alle sovra-prenotazioni, il cosiddetto overbooking, effettuate dai tour operator o dalle compagnie aeree. Inoltre è emerso che la donna clonava le carte di credito dei clienti per acquistare altri pacchetti viaggio e prenotazioni che altri clienti dell’agenzia pagavano in contanti. I clienti truffati sarebbero diverse decine, alcuni dei quali, nonostante minacce e ingiurie subite, si sono rivolti alla Guardia di Finanza. 

 

Tutto è iniziato con la denuncia sporta da un cliente. I finanzieri pensavano di trovarsi di fronte a un caso isolato, invece, ma invece, man mano, sono giunte denunce sporte da diverse parti d’Italia. L’agenzia infatti, aveva un buon volume d’affari, e grazie a una pagina sul noto social network Facebook, e sul portale di un noto tour operator, riusciva ad avere contatti con clienti su tutto il territorio nazionale. La Di Girolamo inoltre, avrebbe clonato diverse carte di credito dei clienti, i quali non solo perdevano l’acconto e il saldo per il proprio viaggio andato in fumo, ma si vedevano pure addebitare il conto di prenotazioni di viaggi o biglietti che la titolare effettuava, con i dati clonati dalla loro carta di credito, per comprare altri pacchetti vacanza per conto di clienti che pagavano in contanti. Durante le indagini, inoltre, la titolare avrebbe minacciato una cliente che l’aveva denunciata, presentandosi a casa sua e minacciandola che, se non avesse ritirato la denuncia, le avrebbe mandato “un amico di Africo“. La titolare dell’agenzia, peraltro, aveva sporto denuncia alla Polizia, denunciando un cliente che avrebbe danneggiato la vetrina dell’agenzia utilizzando una bomboletta spray di vernice rossa. Per questo motivo è stata anche denunciata per calunnia, per aver indicato alla polizia il giorno e l’ora in cui il cliente avrebbe commesso il danneggiamento, stesso giorno e stessa ora in cui invece il cliente si trovava negli uffici della Guardia di Finanza per formalizzare la denuncia contro la donna.

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