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Oliverio fa il punto di due anni di Governo, Orsomarso: “tiene in ostaggio la Calabria” (AUDIO)

Calabria

Oliverio fa il punto di due anni di Governo, Orsomarso: “tiene in ostaggio la Calabria” (AUDIO)

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In vista dell’incontro in programma questo pomeriggio alle 16.00 nella sede della Cittadella regionale, con inizio alle 16.00, il consigliere regionale d’opposizione, del Gruppo Misto, Fausto Orsomarso, interviene per sottolineare l’inadeguatezza di un incontro definito da molti soltanto autocelebrativo.

CATANZARO – Oliverio oggi presenterà il rendiconto di due anni di attività della Giunta regionale in un’iniziativa denominata “Calabria in corso” annunciato come “la concreta dimostrazione – ha detto Oliverio – della coerenza tra gli impegni assunti in campagna elettorale e le scelte compiute nell’azione di governo”.

Ma c’è chi, come Fausto Orsomarso ritiene invece, che sul lavoro della Giunta Regionale calabrese, presieduta da Oliverio ci sia davvero molto poco da dire.
“Tutti cercano l’opposizione in Consiglio regionale; opposizione che in pochi proviamo a fare, con grande senso di responsabilità, sia al governatore sia alla sua ‘ampia’ e innaturale maggioranza consiliare”. Il consigliere Orsomarso si chiede “dove sia finito lo sprone che pure abbiamo sentito per lungo tempo, dei sindacati, di Confindustria, dei tanti sindaci, rispetto a una giunta che ormai in due anni di piena attività sta tenendo in ostaggio la Calabria con le scelte sbagliate o le non scelte frutto dell’eterno conflitto interno tra le correnti del Pd”.

E Fausto Orsomarso, a poche ore dall’incontro di Oliverio è intervenuto ai microfoni di Rlb Radioattiva
ASCOLTA L’INTERVISTA

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Basta ad un Consiglio regionale e alle sue Commissioni che in due anni (spesso) hanno registrato le assenze strategiche, frutto delle lotte intestine al Pd, per non parlare dei componenti di maggioranza e della loro operatività: a partire, infatti, dal numero legale abbiamo dovuto garantire con la nostra responsabile presenza i tanti provvedimenti che interessavano i calabresi e non il Pd. ‘Basta’ per tutte le risposte non date: mi riferisco – sostiene ancora Orsomarso – alle figuracce dei depliant di promozione turistica sbagliati per i quali, il governatore, aveva garantito il solito annuncio di una sua ispezione interna”.

“Basta per i bandi annunciati e mai resi operativi; per i bandi (da annullare) con i ‘click fortunati’; per le politiche sulla Forestazione non pervenute; per le Comunità montane che dovevano completare il percorso di chiusura e, che, invece, pare siano tornate vive e vegete con l’elargizione di consulenze, quasi, come, se questi enti fossero in piena attività; ‘basta’ al turismo senza guida con le piste da sci chiuse in piena stagione invernale; ad una sanità ostaggio di una lotta tra nominati della stessa parte politica a partire dai non criteri con cui sono distribuite le risorse agli operatori privati, ed ancora, Garanzia giovani che da due anni attende lo sblocco delle risorse per tanti giovani e imprese; lo stesso dicasi per la dote occupazionale”.

“Basta per quella nuova programmazione – sottolinea ancora il consigliere del Gruppo Misto – che doveva partire e incidere sullo sviluppo; programmazione di cui nessuno ha tratto giovamento a partire dalle imprese e finendo ai Comuni. Un progetto che per i motivi detti, perfino i consiglieri regionali di maggioranza, ne disconoscono ‘la prospettiva’ economica e sociale. Neanche i ‘regimi’ fanno più i consuntivi del lavoro fatto del quale non si ha percezione tra la gente e nemmeno tra gli addetti ai lavori e di cui non hanno percezione finanche gli appartenenti della maggioranza Oliverio o i tanti sindaci che l’hanno sostenuto. Se riesce, presidente Oliverio, completi quello che resta di questa legislatura provando a fare almeno un minimo a partire dalla sanità dove ogni giorno registriamo scontri tra i nominati del Pd anziché un lavoro scrupoloso (che non c’è) e magari silenzioso. Se riesce, presidente Oliverio, abbandoni i viaggi della speranza a Roma per nomine che non arriveranno mai e resti in Calabria a guidare i Dipartimenti e le tante deleghe che ha mantenuto e la cui guida è stata oramai demandata solo alla burocrazia su cui è facile poi scaricare le responsabilità per ritardi o errori”.

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