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Omicidio Fabiana: parla la madre dell’assassino “Mio figlio è molto malato”

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Omicidio Fabiana: parla la madre dell’assassino “Mio figlio è molto malato”

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CORIGLIANO C. (CS) –E’ passato un anno da quella sera del 24 maggio dove il diciottenne Davide Morrone accoltellò e bruciò viva la sua ex ragazza  Fabiana Luzzi di sedici anni. A parlare ora è la madre di Davide che in qualche modo cerca di giustificare il figlio condannato a 22 anni di carcere e ora in una comunità in Liguria dopo aver  tentato 2 volte il suicidio.

<<Una sentenza sicuramente troppo dura, troppo esemplare per un ragazzo che non sta bene>>. Queste sono le dichiarazione di Pina Forciniti rilasciate a “L’ ora della Calabria”. La donna nell’intervista parla della sentenza  di primo grado, della relazione del figlio con Fabiana e della tragedia. Il primo pensiero va a Fabiana a cui lei stessa era molto affezionata:<< Ho già chiesto perdono tante volte ai genitori di Fabiana e lo rinnovo sempre, soprattutto alla mamma…siamo state sfortunate>>. Secondo la signora Pina, il figlio Davide era molto cambiato nell’ultimo periodo, passando dall’essere un <<trascinatore positivo>> come veniva definito dai professori ad un ragazzo che <<si sentiva insicuro, deriso dai suoi coetanei>>. Secondo la madre di Davide la causa di questo efferato delitto è stato un qualcosa che il ragazzo ha covato fin da bambino:<<All’età di dieci anni Davide ha dovuto assistere ad una violenza terribile fatta nei miei confronti ma, a differenza del mandante della mia violenza, mio figlio si è messo nelle mani della giustizia subito e si è preso le sue responsabilità>>, c’è da chiedersi come avrebbe potuto non farlo dato che il ragazzo era stato messo d’avanti al fatto compiuto. La madre tra l’altro dichiara di essere amareggiata per l’indifferenza nei confronti del figlio da parte di coloro che conoscevano Davide:<<Lui stava in mezzo a loro e nessuno di loro si è chiesto perché abbia commesso un gesto del genere. Nessun compagno di scuola gli ha mai scritto per chiedergli perché, hanno girato la testa dall’altra parte come se non l’avessero mai conosciuto>>, forse molto probabilmente ci sarebbe da chiedersi perché qualcuno avrebbero dovuto scrivere al figlio della signora Pina per chiedere spiegazioni. Non possono esserci motivazioni per un gesto cosi violento. Poi la signora Pina parla in lacrime della storia tra Davide e Fabiana:<<una storia di due adolescenti, un lascia e prendi che a quell’età è anche normale. Dieci giorni prima della tragedia, Fabiana insieme ad una sua amica è venuta al funerale della nonna paterna di Davide. Lui ha pianto tra le sue braccia e se ne sono andati mano nella mano. La mattina stessa della tragedia erano abbracciati nel corridoio della scuola di Fabiana…poi cosa è successo? Ce lo spiegano le perizie di cinque professori universitari, per questo dico che è una condanna troppo dura per un ragazzo che non sta bene>>. Insomma un ragazzo che secondo la madre non era capace di intendere e di volere che la sera della tragedia:<< Quando ho sentito Davide “voglio mamma, voglio mamma” sono entrata nella stanza in cui si trovava e ho capito che era successo qualcosa di terribile. Poi ho agito per inerzia, mi hanno detto di preparare un borsone, mentre Davide non faceva che ripetere “portatemi direttamente in prigione”. Ci siamo messi in macchina con il tenente dei carabinieri e siamo andati in caserma…verso le quattro di mattina lui mi chiede “mamma ora mi fanno andare un po’ a dormire?”. Lui non aveva dormito nemmeno la notte prima per via delle ustioni. Quando era in macchina per andare a Catanzaro lui si girava, mi guardava e io vedevo il suo sguardo perso…>>, insomma un ragazzo che forse si è sentito uomo nel momento dell’omicidio e che rendendosi conto di quello che aveva fatto torna bambino invocando la mamma d’avanti i carabinieri.

 

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