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Tre violente scosse di terremoto nel Centro Italia. Magnitudo 5.4, 5.3 e 5.5, avvertite anche a Roma
Non c’è pace per le popolazioni del Centro Italia. Tre violente scosse di terremoto di magnitudo 5.4, 5.3 e 5,5 in meno di un’ora, sono state registrata ad una profondità di 10 chilometri. Epicentro a Montereale vicino Amatrice. Paura e gente in strada da Roma a Rieti
ROMA – La prima forte scossa di terremoto registrata intorno alle 10.25 in centro Italia, alle prese da alcuni giorni con un’ondata di gelo e neve che sta provocando enormi disagi, ha avuto un magnitudo di 5.4. Epicentro tra Abruzzo e Marche, in un’area compresa tra Amatrice (Rieti) Capitignano e Campotosto (L’Aquila). Dopo la prima scossa forte, ce ne sono state altre quattro di poco successive con magnitudo più alta del 3,2, poi alle 11,14 la seconda forte botta con magnitudo di 5.3. Pochi minuti dopo, intorno alle 11,26, la terza violenta scossa avvertita in tutta l’Italia Centrale, la magnitudo è la più alta: 5.5. Il terremoto ha interessato la stessa faglia che ha colpito le regioni centrali il 24 agosto.
La terra ha tremato per diversi secondi anche a Roma, dove è stata chiusa la metro A e B e sono stati evacuati per sicurezza musei, uffici e scuole. I centralini delle sale di pronto intervento sono state tempestate da migliaia di telefonate di gente impaurita. Ma le scosse sono state avvertite non solo a Roma, ma in tutto il Lazio, in Abruzzo, nelle Marche e in parte del Molise. Gli eventi sismici, seppur di pochi secondi hanno avuto un’intensità notevole riportato la paura nella popolazione, dopo gli eventi di agosto e ottobre scorso. Rispetto ai capoluoghi e alla capitale, la scossa è avvenuta 28 chilometri a sud-ovest di Ascoli Piceno, 36 chilometri a nord dell’Aquila e 111 chilometri a nord-est della Capitale.Montereale in provincia dell’Aquila è il comune più vicino all’epicentro del terremoto di magnitudo 5.3 avvenuto alle 10,25, alla profondità di 9 chilometri. Gli altri comuni vicini (entro 10 chilometri) sono Capitignano, Campotosto, Amatrice e Cagnano Amiterno.
Gli studenti di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscire precauzionalmente. Stessa situazione in alcune scuole romane, dove gli studenti si sono riversati in strada. “Ci sono diverse segnalazioni ma nessuna richiesta di soccorso – Lo ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio – è opportuno effettuare tutte le verifiche. Ci stiamo lavorando, stiamo parlando coi sindaci e verificando tutte le situazioni puntuali. Le scosse non sono mai terminate da agosto, abbiamo superato le 45mila. Le persone che vivono su quei territori lo vivono quotidianamente. Abbiamo attivato tutte le strutture, che erano prontamente attive un pò perché si sta lavorando dal 24 agosto, un pò perché stanno facendo dei punti specifici sulla parte meteo che sta aggravando questa zona”.
Crollato campanile di Amatrice
Nelle zone terremotate, esattamente nei comuni di Amatrice e Accumoli, dove è in corso una forte nevicata e la situazione fortemente precaria si sarebbero verificati alcuni crolli, come nel caso di un cornicione della Scuola Alberghiera di Amatrice che ha ceduto in seguito alla scossa.Amatrice è crollato ciò che restava del campanile della chiesa di Sant’Agostino. L’edificio religioso era già stato gravemente danneggiato dal sisma che distrusse del paese del reatino. Ora la torre campanaria di Sant’Agostino, dopo le due scosse di stamane, è definitivamente crollata. I Vigili del Fuoco stanno compiendo ulteriori verifiche ad Amatrice e Accumoli, rese complesse dalla presenza di moltissima neve, in alcune zone anche 2 metri.
Tutti i caselli autostradali dell’Autostrada A24, che collega Roma, L’Aquila e Teramo, sono state chiuse per verificare la presenza di eventuali danni causati dalla scossa di terremoto. Le Ferrovie dello Stato ha deciso lo stop dei treni, per verifiche, sulle tratte ferroviarie Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona (fino alle 17) e Sulmona-Avezzano (fino alle 19). Si stanno organizzando corse per autobus sostitutivi.
Controlli a l’Aquila, sospesa udienza a Vibo del processo Black Money
Le scosse di terremoto registrate questa mattina nel Centro Italia hanno portato alla sospensione dell’udienza del processo “Black money”, in corso a Vibo Valentia, che vede alla sbarra i vertici del clan di ‘ndrangheta dei Mancuso di Limbadi e i loro presunti sodali. La decisione è stata adottata a seguito della comunicazione, effettuata dall’ufficiale giudiziario collegato in conferenza audio-video dal penitenziario dell’Aquila dove è recluso il boss Pantaleone Mancuso alias “Scarpuni”, al presidente del Tribunale. A causa delle operazioni di verifica strutturale nel penitenziario della città abruzzese, infatti, il giudice di Vibo Valentia ha disposto la sospensione momentanea del processo che vedeva le arringhe dei difensori degli imputati.

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