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Ufo in Calabria, breve report sugli avvistamenti nel cosentino
COSENZA – Dagli anni ’40 in poi, il fenomeno UFO ha iniziato a prendere sempre più piede.
Numerosissimi ed in fase di aumento costante sono i casi di segnalazione pervenuti alle autorità ed ai centri di ricerca. In Calabria, negli ultimi anni, emergono diversi casi di avvistamento di particolare rilevanza. Per citarne qualcuno, il 26 luglio 2011 a Cirella di Diamante un turista scorge nelle sue foto alcune luci particolari in cielo. Poi sarà la volta del caso dell’oggetto volante immortalato a San Sosti, nei pressi della chiesa della Madonna del Pettoruto, la cui natura è tuttora sconosciuta. O ancora l’avvistamento risalente al 12 Maggio 2013, dove sempre nel cosentino, a San Giorgio Albanese due uomini in macchina notano un oggetto romboidale scuro sospeso in aria, che successivamente si perse fra le fiamme senza però lasciare alcuna traccia. L’Aeronautica militare non ha mai fornito alcun tipo di spiegazione per giustificare tali fenomeni. Dalle dichiarazioni di Angelo Carranante, il presidente del Centro Ufologico Mediterraneo (CUFOM), emerge che: “nel 90% dei casi la natura dell’avvistamento è spiegabile in circostanze quali fulmini globulari, palloni sonda, o avvenimenti come l’affioramento di Venere fra le nuvole, che potrebbe sembrar muoversi. Quando invece l’oggetto non risponde a nessuno di questi casi allora abbiamo a che fare effettivamente con un UFO, oggetto volante non identificato, che ricordiamo non per forza corrisponde ad un alieno”.
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