Area Urbana
(FOTO E VIDEO) Furti in appartamenti, scuole, uffici e in strada: sgominata banda a Cosenza
La squadra mobile della Questura di Cosenza e i carabinieri hanno eseguito un’operazione, denominata “Predator”, coordinata dalla procura della Repubblica di Cosenza. Fermate nella notte 7 persone. procuratore Spagnuolo: “fermata banda che agiva anche 10 volte al giorno”
COSENZA – Una refurtiva di notevole valore: dagli alimentari, alle bevande pregiate, dalla tecnologia (computer, tablet e smartphone) al denaro contante (circa seimila euro), finanche snack dei distributori automatici. La banda dedita ai furti nelle scuole, negli esercizi commerciali ed altri uffici pubblici e privati, questa notte è stata messa sotto scacco da un’operazione coordinata dalla Procura di Cosenza e non ha avuto via di scampo. In piena notte, e fino alle prime luci dell’alba, è scattato il blitz condotto dagli uomini delle Volanti della Questura di Cosenza in collaborazione con i carabinieri, che ha portato al fermo di diverse persone, tutte ritenute appartenenti alla stessa banda. Decisive ai fini dell’indagine per incastrare i ladri, le immagini di diversi impianti di videosorveglianza presenti sui luoghi dei reati. In particolare, la banda avrebbe compiuto furti negli ultimi mesi, tra l’altro, nell‘Ufficio anagrafe del Comune di Cosenza, in alcune scuole, nelle sedi della Cgil e dell’Asp, in diverse abitazioni private ed esercizi commerciali e persino in uno dei teatri cittadini, il “Morelli”.
Nelle scuole e negli uffici pubblici sono stati rubati computer, materiale informatico e svaligiati i distributori automatici. Per appropriarsi di refurtiva che spesso non superava le poche centinaia di euro gli indagati pare operassero creando ingenti danni a volte di migliaia di euro all’interno delle strutture in cui si introducevano. Nel mirino dei malviventi, oltre a scuole come l’Istituto Industriale di via Popilia, è finito anche il bar presente all’interno della “Skorpion” di Rende. Ma la banda non si faceva mancare nulla, neanche i furti nelle borse delle signore che passeggiavano in centro a Cosenza. Un esempio. Una donna è stata derubata della propria borsetta mentre stava mangiando una pizza con la figlioletta seduta su una panchina a corso Mazzini. In particolare, le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza, hanno permesso di incastrare i borseggiatori che agivano sempre a volto coperto e con un cappuccio. Nulla della refurtiva è stato recuperato o rintracciato nelle abitazioni poste a setaccio dalle forze dell’ordine, verosimilmente il materiale trafugato sarebbe stato venduto nell’immediatezza. Negli appartamenti degli arrestati sono state però rinvenute due pistole a salve e una cesoia, le prime occultate sotto i cuscini di un divano e la seconda su un armadio.
I NOMI DELLE PERSONE FERMATE TUTTI DI COSENZA:
Sono stati eseguiti in tutto 7 arresti, di cui uno ai domiciliari e anche molte perquisizioni nel centro storico della città. Gli arrestati sono tutti pluripregiudicati cosentini. Su alcuni di loro gravano anche precedenti per evasione per questo motivo è stata ritenuta necessaria la notifica della custodia cautelare in carcere. Il Gip del Tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di sette persone; nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura locale, diretta dal Procuratore Mario Spagnuolo. Sei gli indagati di custodia cautelare in carcere: Mirko Capizzano, 23 anni, Francesco Pace 35 anni, Francesco Spina 27 anni, Luca Cristiano 37 anni, Mario Sacco 55 anni; Diego Spina 21 anni. Ai domiciliari Marco Mauro 33 anni.
Procuratore Spagnuolo: “fermata banda che agiva anche 10 volte al giorno”
“All’interno della criminalità cosentina c’è un chiaro atteggiamento di gruppo, cioè di più persone che la mattina si alzano con il solo scopo di compiere più reati: 6, 7 anche 10 in un solo giorno. Il nostro lavoro è stato quello di acquisire elementi validi per instaurare un precorrimento che potesse rendere inoffensive queste persone per la sicurezza pubblica e per un lungo lasso di tempo”. Queste le prime dichiarazioni del Procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo sul blitz che questa mattina ha portato al fermo di 7 persone. “Un lavoro complesso, di assemblaggio di una serie di episodi. Alla fine il GIP ha accolto l’ipotesi accusatoria emanando il provvedimento di cui siamo assolutamente soddisfatti. Tengo anche a precisare – ha aggiunto Spagnuolo – che tutto questo è stato reso possibile anche grazie alla professionalità delle forze dell’ordine, al quale va il nostro ringraziamento, perché l’arresto in flagranza di reato spesso non offre risultati utili, mentre questo lavoro, meticoloso e nel quale abbiamo evidenziato come i soggetti si siano resi responsabili di più azioni criminose, ha portato a risultati soddisfacenti“.
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