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Nonostante tutto… è di scena Sanremo

Dopo la prima serata di Sanremo verrebbe da dire: “restituiteci il canone, magari anche senza la piccola sovrattassa”.

Come da copione i disoccupati che salgono sulle strutture dell’Ariston, le polemiche, lo show di Grillo che criticando la Rai si è asservito al sistema, anche se la critica alla Rai è stata ferma e decisa: “la maggiore responsabile del disastro economico, politico e sociale del Paese”. “Sono venuto a dimostrare questo – ha aggiunto Grillo – La Rai è una s.p.a. dove si spartiscono i miliardi fatti con il canone che vanno a società fuori, 5 società che si spartiscono miliardi di soldi pubblici”. Ma Sanremo è questo: oltre a un milione di euro diviso fra Fazio e Litizzetto vestita da “puffetta”. Forse l’unica cosa seria che ieri è andata in scena, a parte il giudizio sulle canzoni in gara, è stata la presenza delle moglie dei Marò ai quali è stato dato poco spazio e visibilità. E poi le associazioni cattoliche sul piede di guerra per Rufus Wainwright, Ligabue che canta De Andrè ed insorge Genova, eccetera eccetera. Ma il festival va avanti e Mamma Rai continua a chiedere i soldi del canone. Una cosa buona nella pubblicità, ormai asfissiante e logorante che viene trasmessa ogni cinque minuti, c’è: oltre a Rai uno ci sono altri 13 canali da guardare, anche se: Sanremo è Sanremo.

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