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Belvedere Marittimo capitale dell’amore: Il bacio di oggi ha un sapore diverso
Crisi economica e crisi dei valori.
E’ in questo contesto che si festeggia oggi S. Valentino: il Santo degli innamorati. Calano così i regali e, in maniera proporzionale anche le attenzioni di “una volta” non sono più quelli di oggi. Certo, oggi è difficile giurarsi “amore eterno” magari “finchè morte non ci separi”. Com’è lontano il giuramento di “amore” sul mitico Ponte Milvio, a Roma, diventato celebre per il romanzo cult di Federico Moccia, “Ho Voglia di Te”, dove i due protagonisti si giuravano amore eterno chiudendo un lucchetto sul terzo lampione di questo ponte e gettando poi la chiave nel fiume per simboleggiare l’eternità del loro legame che non potrà mai essere sciolto. Così, fra storia e leggenda, il Santo di Terni continua a proteggere gli innamorati. Un termine che oggi è abbastanza di “larghe vedute” che, come obiettivo finale non ha solo il matrimonio. Nonostante tutto, però, un bacio dato oggi, ha un sapore diverso, sentirsi dire “ti amo”, apre il cuore. Qualcuno dirà che è solo una banale tradizione. Qualcun altro aggiungerà che è una banale tradizione che riesce, annualmente, a rinnovare l’amore. E quest’anno ci si mette anche Papa Francesco che oggi, esternerà tutto l’amore della chiesa alle coppie che affolleranno piazza S. Pietro in questo inedito giorno, che ha voluto per celebrare “La gioia del Sì per sempre”. Così l’amore non è fatto di grandi gesta ma di piccole attenzioni quotidiane.
Per quanto riguarda la Calabria e la provincia di Cosenza, capitale dell’amore è Belvedere Marittimo dove da 300 anni i padri Cappuccini conservano, all’interno dell’altare della prima cappella, parte delle reliquie di San Valentino. Così per la storia: “Le reliquie di San Valentino il 24 maggio 1700 vennero date in dono, per volonta’ del Papa, dal cardinale Gaspare del Carpine, Vescovo di Sabina, al sig.Valentino Cinelli, contenute in un’urna. Il 27 maggio 1710 il sig. Francesco Cipollina consegno’ a Padre Samuele del convento dei Padri Cappuccini di Belvedere un’ampolla con sangue e frammenti di ossa di San Valentino. Il reliquiario è stato poi rinvenuto nel Convento nel 1969 da Padre Terenzio Mancina in seguito alla rimozione delle tele di San Francesco e San Daniele che si trovavano nella pala centrale”. Allora, oggi almeno lasciamo stare la ragione e la razionalità perché l’amore viene dal cuore e non sempre c’è una ragione che lo spieghi……. Anzi mai c’è una ragione che lo spiega!
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