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E’ una conquista seppellire i morti e non morire d’ascesso

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E’ una conquista seppellire i morti e non morire d’ascesso

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Ci sono cose normalissime che passano per straordinarie e per conquiste.

Cose che la politica classifica come obiettivi raggiunti come se non fosse naturale seppellire i morti o non morire per un ascesso. A Cosenza c’è carenza di loculi e, incalzata da più parti, l’amministrazione Occhiuto, in “pompa magna” annuncia: “Sarà superata entro il fine settimana l’attuale situazione di criticità che sta interessando il cimitero di Colle Mussano con riferimento alla presenza di alcune bare in attesa di tumulazione. L’attuale emergenza si è determinata a causa del ritardo nella consegna, da parte dell’impresa che sta eseguendo i lavori, di un gruppo di nuovi loculi. Alcuni di questi nuovi loculi avrebbero dovuti essere consegnati lunedì scorso, ma le avverse condizioni atmosferiche hanno impedito che la scadenza venisse rispettata”. Ma non finisce qui leggete il resto: “Con l’occasione l’Amministrazione comunale ha rivolto un plauso ed un ringraziamento a tutta la Commissione Lavori Pubblici di Palazzo dei Bruzi che sta conducendo da qualche settimana, con particolare puntualità e attenzione, un minuzioso monitoraggio nella struttura cimiteriale di Colle Mussano, per segnalare le criticità rilevate, attraverso una serie di sopralluoghi il cui fine ultimo è il buon funzionamento della struttura e la sua messa in sicurezza”. Ma si è dovuti arrivare a non seppellire i morti per capire che Colle Mussano era ormai alla “criticità”? O veramente dobbiamo “incensare” dipendenti pagati per fare il loro dovere? Eppure si ha a che fare con una certezza come quella della morte. E poi c’è il destino della diciottenne che muore per un ascesso. Anche in questo caso si stanno cercando motivazioni “tampone” per una sanità che continua ormai a fare acqua da tutte le parti in Sicilia come in Calabria, in Puglia come in Campania e via dicendo. Oggi dunque il plauso è al medico che non ci fa morire d’ascesso ed al dipendente ed alla politica che con “straordinario tempismo” seppellisce i morti.

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