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Rosarno, rinvenuto cadavere bracciante con una motosega al lato

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Rosarno, rinvenuto cadavere bracciante con una motosega al lato

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ROSARNO (RC)- ll suo corpo è stato trovato privo di vita in aperta campagna.

Gli inquirenti ipotizzano che il decesso possa essere stato provocato da un’arma da fuoco. Un fucile o un revolver. Di certo c’è che la morte di Giuseppe Madafferi, 50enne di Rizziconi, è stata istantanea. Le circostanze in cui si è consumato il delitto sono ancora al vaglio dei carabinieri. Era un bracciante agricolo. In contrada Nespolaro pare stesse tagliando alberi, ma ciò che i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria a la polizia guidata dal vice questore di Gioia Tauro Morabito, stanno accertando se per conto proprio o per conto di qualcun’altro.

 

 

Circa vent’anni fa, un fratello della vittima, Antonio Madafferi allora 28enne, perì in un agguato insieme al suocero Bruzzese Domenico proprietario di un pantalonificio all’indomani di una vasta operazione dell’antimafia. La morte del bracciante ucciso ieri pomeriggio, su cui pendono reati contro il patrimonio, però non pare aver alcun legame con l’omicidio del fratello. All’epoca dell’uccisione del giovane Madafieri invece le autorità giudiziarie seguirono la pista del regolamento di conti legando i fatti con la morte di Ascone avvenuta anch’essa, come il duplice omicidio, a Cittanova.

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