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Sit in di protesta a Rossano, contro la chiusura del Centro Medico Legale Inps

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Sit in di protesta a Rossano, contro la chiusura del Centro Medico Legale Inps

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Protesta dei cittadini di Rossano, davanti la sede Inps, per la paventata soppressione del centro di medicina legale della città

ROSSANO (CS) – Sit in di protesta, questa mattina, davanti la sede Inps di Rossano, per opporsi alla paventata chiusura del Centro medico legale dell’Inps. Un gruppo di cittadini, guidati dal vice segretario nazionale della Federazione nazionale agricoltura-Confederazione sindacati autonomi lavoratori (Fna-Confsal), Mario Smurra, hanno manifestato affinchè le istituzioni si sensibilizzino per evitare la chiusura del Centro medico legale (attualmente nella sede Inps) “destinata a produrre – ha detto Smurra – disagi incalcolabili soprattutto per le categorie più svantaggiate“. Ciò, infatti, comporterebbe il doversi recare a Cosenza per usufruire dei relativi servizi, come visite mediche di invalidità e tutti gli accertamenti sanitari di competenza dell’Ente.

Sul posto è presente, anche, Rossano in MoVimento – Amici di Beppe Grillo, che scrive in una nota le ragioni della protesta:

“Una vera e propria spoliazione del territorio della Sibaritide: dopo la chiusura del Tribunale, la sanità allo sfascio, adesso rischiamo la chiusura del centro medico legale dell’Inps di Rossano. I vertici nazionali dell’ Inps – nominati dal precedente Governo Renzi e compiacenti all’attuale Governo fotocopia (è sufficiente ricordare che l’odierno Presidente dell’INPS, Tito Boeri, è stato nominato su proposta dell’allora ed odierno Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti) – decideranno a breve, entro il 31 dicembre, le sorti del centro medico legale dell’Inps di Rossano e di tutti i cittadini del territorio che fino ad oggi usufruivano dei servizi e venivano visitati negli ambulatori dell’Inps di Rossano.

Parliamo di un’enorme utenza – già vessata dalle loro sofferenze – di tutta la provincia di Cosenza fino al confine con la Basilicata. Chi sono? Ecco un breve elenco per intenderci: coloro che chiedono la pensione di invalidità civile al 100% o l’indennità di accompagnamento o la conferma della stessa, quindi i malati più gravi come anziani, dialitici, oncologici e psichiatrici; diversamente abili; minori con patologie neuropsichiatriche; lavoratori non presenti a casa al controllo del medico fiscale; aventi diritto all’iscrizione al collocamento; ipoacusici per avere la protesi.

I poveri cittadini dovranno sobbarcarsi oltre alle loro malattie anche le spese e i tempi di percorrenza fino a Cosenza. Inutile soffermarsi sui disagi connessi alla viabilità provinciale, sappiamo benissimo di cosa stiamo parlando: strade pericolose e piene di cantieri per chi volesse muoversi con mezzo proprio o con l’ambulanza, trasporti pubblici carenti. Se dovesse accadere questo, Rossano perderà per l’ennesima volta un servizio fondamentale per i cittadini. La cosa più triste è che a farne le spese saranno sempre i più deboli. Spiace constatare come il territorio stia subendo i peggiori scippi pur avendo la “fortuna” di avere un Governo comunale, regionale e nazionale dello stesso colore politico. Adesso basta! Non possiamo più permettere alla politica di ridurci all’osso. Non staremo a guardare un ulteriore scippo ai danni del territorio, pronti alla mobilitazione”.

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