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Al di là della mala. Quando la ‘ndrangheta c’entra poco o niente”

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Al di là della mala. Quando la ‘ndrangheta c’entra poco o niente”

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Tutti i mali di Cosenza e provincia, raccontati con dovizia di dettagli.
Sarà presentato venerdi 7 febbraio il libro inchiesta “Al di là della mala. Quando la ndrangheta

c’entra poco o niente” di Silvio Messinetti e Claudio Dionesalvi, edito da Coessenza. I rifiuti scaricati nella Valle del fiume Oliva, gli operai della Marlane di Praia ammalati di tumore, la diga dell’Alaco e i laghi della Sila nelle mani delle multinazionali, i progetti dell’Enel sul Pollino e Rossano, l’elettrodotto di Montalto, le inchieste sulle pale eoliche, le vaste aree contaminate tra Crotone e la piana di Sibari, la new town di Cavallerizzo, il business dei rifiuti, la rivolta di Donnici, il progetto di metropolitana tra Cosenza e Rende, il sangue e il sudore di migliaia di precari e migranti calabresi sfruttati tra i call center e i terreni agricoli.

Di tutto questo, e molto altro, si parlerà venerdì 7 febbraio, alle ore 17,30, nella sala “Gullo” della Casa delle Culture di Cosenza, in occasione della presentazione del libro di Silvio Messinetti e Claudio Dionesalvi, edito da Coessenza: “Al di là della mala. Quando la ‘ndrangheta c’entra poco e niente”. Mattia Gallo nella sua recenzione del testo ricorda che “pensare che il problema principale della Calabria sia il fenomeno criminale della ‘Ndrangheta, vuol dire andare completamente fuori strada”. La ‘ndrangheta è un tassello della nostra società forte dove lo Stato è debole. Imperiosa quando regnano ignoranza ed indolenza.

 

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