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L’Unical ‘sistema’ il bilancio con 5 milioni di euro, solo 40mila euro per gli studenti bisognosi

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L’Unical ‘sistema’ il bilancio con 5 milioni di euro, solo 40mila euro per gli studenti bisognosi

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L’Università della Calabria movimenta ogni anno oltre 130milioni di euro, di cui 95 milioni 820mila euro finanziati dal Ministero dell’Istruzione.

 

 

RENDE (CS) – L’Unical un elefante che trita denaro producendo cultura e disoccupazione. Il suo volume d”affari’ è di 136 milioni di euro l’anno. Da Roma il governo attraverso il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha stanziato per il 2016 ben 95 milioni ed 830mila euro. Una bella torta da spartire tra servizi e voci di bilancio da compilare per formalizzare le pratiche, liquidare fornitori e mandare avanti il ‘carrozzone’. Per avere un’idea di quanto si spenda per mantenere l’Unical basta pensare che nonostante il massiccio utilizzo di pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica, la dirigenza paga ogni anno per l’energia elettrica ben 3 milioni ed ottocentomila euro. Una spesa indispensabile anche se ci sarebbe da capire dove finisca l’elettricità prodotta in autonomia. A tali spese si aggiungono quelle di ‘prestigio’ fatte per accrescere il patrimonio culturale dell’ateneo come i 2.045.000 euro spesi per acquistare libri ed opere d’arte. Nessuna critica può essere indirizzata alla gestione del denaro pubblico del Rettore Gino Mirocle Crisci. Lui i soldi li spende tutti, ma li spende bene. A suo dire. E non esita ad annunciare che il bilancio di previsione è stato rivisto e ‘sistemato’ con cinque milioni di euro richiamando all’ordine chi aveva tentato di alludere ad una gestione ‘allegra’ dell’Unical.

 

“Il bilancio di assestamento dell’Unical è una manovra da più di 5 milioni di euro e, a parere del Cda dell’Unical che l’ha approvato all’unanimità, contiene voci importanti per la crescita dell’ateneo. Sorprende perciò che professori come Perrelli e Rubino, direttori di importanti Dipartimenti, invece di mettere in luce i sostanziosi investimenti approvati per il personale, gli studenti, la didattica e la ricerca, focalizzino la loro attenzione su voci marginali”. Così il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, interviene sulle notizie riportate dalla stampa in merito ad alcune indiscrezioni sull’assestamento di bilancio. Dati che non sono ancora stati resi pubblici perché non si è ancora completato l’iter burocratico, che si concluderà con l’approvazione del verbale previsto nei prossimi giorni. “Dopo aver definito l’aspetto burocratico, – ha spiegato il rettore – tutti i dati dell’assestamento saranno visionabili da chiunque, ma visto che alcune voci sono state anticipate con notizie strumentali ed errate, è mio dovere anticipare alcuni contenuti ed intervenire per fornire informazioni precise”.

 

Tra gli investimenti più importanti contenuti nell’assestamento di bilancio discusso pochi giorni fa in Consiglio di amministrazione, c’è l’area del personale, per la quale è previsto un importo di 527.000 euro destinato agli scatti biennali del personale docente e ricercatore e ulteriori 214.000 euro per gli arretrati del personale tecnico amministrativo. Ai Dipartimenti andranno invece oltre 600.000 euro per spese varie, mentre 150.000 euro saranno investiti per la sicurezza del campus. Previsti anche 124.000 euro per il potenziamento wifi e cloud dell’ateneo, mentre altri 150.000 serviranno per l’avvio della riqualificazione dell’area del Polifunzionale e ulteriori 100.000 per la riparazione delle coperture di 5 cubi. L’assestamento approvato prevede anche un sostanzioso investimento per l’integrazione dei fondi delle Biblioteche, di 300.000 euro, mentre ulteriori 50.000 euro sono previsti come integrazione di fondi per l’attività del Cams. In assestamento sono inoltre stati inseriti 100.000 euro per i progetti Prin, approvati ma non finanziati, e ben 475.000 euro per borse di studio nell’ambito del settore del Diritto allo studio, di cui 40.000 per il sostegno agli studenti particolarmente bisognosi.

 

“Visto che i due professori, – spiega il rettore – nella loro nota diffusa alla stampa, chiedono conto di cose secondarie, risponderò anche su quelle. Al coro dell’università è stato dato un contributo di 30.000 euro e non di 50.000 come erroneamente da loro indicato. Un investimento in termini di immagine dell’ateneo, visto che la corale si esibisce al di fuori dell’ambito universitario e tenuto conto che, tra l’altro, quest’anno il nostro campus ospiterà l’incontro nazionale dei cori universitari. Nessun “borsellino del rettore” è invece previsto nell’assestamento, bensì un Fondo da 60.000 euro, volto al finanziamento di iniziative scientifiche, didattiche e promozionali di particolare interesse per l’ateneo. Per il portavoce, infine, in assestamento è prevista una cifra di meno di 5.000 euro, mentre per la Notte dei ricercatori sono stati stanziati 35.000 euro e non 50.000, cifra che serve a cofinanziare un evento che, come è facile intuire, ha dei costi notevolmente superiori”. Appare evidente che gli investimenti messi in campo hanno il solo scopo di portare avanti, al meglio, l’attività dell’università. Aggiungo, con grande spirito di servizio. Sentimento che dovrebbe guidare tutti quelli che operano nella nostra prestigiosa università e hanno a cuore la sua immagine e la sua crescita”.

 

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