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Multata per non aver raccolto i bisogni del cane, la cartella Equitalia dopo 9 anni
MILANO – Era il 2004, quando la padrona portò il proprio cane senza guinzaglio e non aveva con sé il sacchetto per raccogliere le sue deiezioni.
E così è stata multata per un importo di 100 euro. A nove anni di distanza, il 10 dicembre del 2013, la signora Laura Golo, di Milano, ha ricevuto da Equitalia una cartella esattoriale per i mancati pagamenti delle due multe per un importo complessivo di 357,91 euro: 152,47 euro per il guinzaglio, 199,56 euro per il sacchettino e 5,88 di diritti di notifica, da pagare in unica rata entro 60 giorni. L’episodio è denunciato dal Codacons «da sempre contrario a condoni che premiano i furbi che evadono il fisco», ma che chiede al Governo «di farne uno su tutte le cartelle che giungono dopo troppi anni dall’infrazione e che, privando il cittadino dei suoi inviolabili diritti di difesa sanciti dall’art. 24 della Costituzione, producono un’ingiustizia assai maggiore rispetto alla stessa violazione originariamente commessa». «Anche se 100 euro per una stessa uscita con il cane sono una bella stangata, era tutto regolare, ossia nella norma – commenta il Codacons – Quello che invece non va è che, a distanza di ben nove anni, ossia il 10 dicembre del 2013, la signora ha ricevuto da Equitalia una cartella esattoriale per i mancati pagamenti delle 2 multe» con «una prescrizione interrotta nel 2009, quatto anni fa, con una letterina». «Una vergogna che dopo nove anni – ha commentato il presidente del Codacons, l’avvocato Marco Donzelli – le multe non siano prescritte. Non è possibile che al cittadino giunga una cartella esattoriale dopo così tanto tempo dal fatto. Non importa se è effettivamente un trasgressore oppure no. Ricevere una cartella dopo nove anni vuol dire veder violato il proprio diritto alla difesa e far venir meno il principio cardine della certezza del diritto».
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