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Calici in alto per chiudere l’edizione 2016 del “Premio Sila ’49”

Si è chiusa con un gustoso momento di degustazione di vini dell’azienda Spadafora e di prodotti tipici la 5^ edizione del “Premio Sila ’49” che sabato scorso ha premiato i vincitori

COSENZA – Grande partecipazione sabato scorso a Palazzo Arnone dove si è chiusa la 5^Edizione del Premio Sila ’49, con la premiazione dei finalisti. A premiare i vincitori, anche, il pregiato vino delle cantine Spadafora di Donnici, con una degustazione accompagnata ai prodotti tipici del territorio.

Lo scrittore veneto Vitaliano Trevisan con Works (Einaudi) si è aggiudicato il Premio Letteratura del Premio Sila.

   La motivazione del riconoscimento: “A quindici anni, l’autore apprende dal padre un’elementare verità: per ottenere ciò che desidera, è necessario lavorare. È l’inizio di una lunghissima avventura: basta sostituire al concetto di “lavoro” la carnevalesca pluralità dei lavori (“works” appunto) che il protagonista intraprende fino al giorno in cui sarà capace di “camparsi” con la letteratura. Esilarante e drammatica, la galleria degli apprendistati di Trevisan riesce a suggerirci qualcosa di nuovo sul modo in cui, lavorando, si diventa se stessi malgrado tutto ciò che si crede di se stessi”.

A Luciana Castellina, giornalista e scrittrice, il Premio Economia e Società per Manuale antiretorico dell’unione europea. Da dove viene e dove va questa Europa (Il Manifestolibri).

Motivazione: “Luciana Castellina sembra alzare la voce per richiamare l’attenzione sul pericolo concreto, della fine dell’Unione. Una fine che trova giustificazioni nella sua esaltazione retorica e agiografica e nella conseguente rimozione della sua vera storia. La consapevolezza di questa storia è il presupposto per un rilancio del progetto dell’Unione Europa. Questa razionale speranza è il dono civile alle giovani generazioni.

Il Premio alla Carriera a Carlo Ginzburg è il riconoscimento a uno dei più noti e più tradotti fra gli storici viventi. “Un riconoscimento – ha dichiarato il vincitore – prestigioso, reso ancora più prestigioso da chi mi ha preceduto. Sono profondamente onorato”.

Motivazione: “Dalle sue prime opere sulle credenze popolari nell’epoca moderna che gli inquisitori/persecutori ritenevano stregoneria – opere che divennero pietre miliari della nuova storiografia fondative del metodo microstorico – fino ai saggi, la sua forma preferita, su una gamma incredibile di temi, metodi e personaggi, Ginzburg è stato sempre uno storico tutt’altro che a-politico e astratto, levando alta la sua voce in dibattiti pubblici e prendendo sempre posizioni forti e coraggiose, in un percorso di impegno civile e intellettuale che ben si incrocia con il Premio Sila ’49“.

Grande soddisfazione nelle parole di Enzo Paolini, Presidente Fondazione Premio Sila: “Al giro di boa dei primi cinque anni del rinato Premio Sila, possiamo dirci soddisfatti: volevamo celebrare un sapere ‘eretico’ e antiretorico, contro la deriva del pensiero unico e valorizzare le opere e gli intellettuali che si contraddistinguono per passione ed impegno civile. A guardare l’albo d’oro dei premiati di queste cinque edizioni del Sila ’49 pare proprio che ci stiamo muovendo nella direzione giusta”.

Un ringraziamento particolare va al Maestro Mimmo Jodice che ha permesso l’utilizzo della sua opera Attesa come immagine di questa edizione del Premio.

Ai vincitori è stato consegnato anche il bronzetto realizzato per il Premio Sila dal Maestro Mimmo Paladino.

La giuria che ha decretato i vincitori: Presidente di giuria Amedeo Di Maio (Economista, Università L’Orientale di Napoli); Piero Bevilacqua (Storico, Università La Sapienza) Francesco Maria Greco (Ambasciatore) Renato Greco (Magistrato) Romano Luperini (Critico Letterario, Università di Siena) Marta Petrusewicz (Storica, Università della Calabria) Anna Salvo (Scrittrice, Università della Calabria) Emanuele Trevi (Scrittore, critico letterario) Massimo Veltri (Ingegnere, Università della Calabria).

LA STORIA DEL PREMIO SILA ’49

Nato nel 1949 a Cosenza, è uno dei più antichi premi letterari italiani. A presiedere la Giuria della prima edizione fu Leonida Répaci che lavorò alla costruzione di una giuria di altissimo valore intellettuale: Carlo Levi, Concetto Marchesi, Corrado Alvaro, Luigi Russo.

Il Premio Sila ’49 è diretto da Gemma Cestari ed è promosso dalla Fondazione Premio Sila. Rinato nel 2012, per riprendere le fila di un discorso interrotto; oggi, come allora, si avverte la necessità di stimolare, valorizzare e ridisegnare le mappe della nostra storia letteraria con uno sguardo attento e sensibile che riaffermi il valore etico della cultura e l’esercizio dello spirito critico.

Il Premio è sostenuto da UBI Banca Carime, con il patrocinio della Camera di Commercio di Cosenza, del Comune di Rende, di Confindustria Cosenza, del Polo Museale della Calabria e il contributo di Sifin Factor, di A.I.A.S. e del Gruppo Giomi. È realizzato in collaborazione con la Libreria Ubik e la libreria Mondadori di Cosenza nella promozione della lettura e con la selezione di un comitato di lettori che ha orientato la Giuria per individuare la rosa dei cinque titoli della sezione Letteratura che concorrono al premio finale.

La direzione artistica e tecnica è a cura di Cluster Società Cooperativa.

Il Premio Sila ’49 ha un rapporto di partnership con la Onlus Flying Angels Foundation.

A PREMIARE I VINCITORI, ANCHE, IL PREGIATO VINO DELLE CANTINE SPADAFORA

Alle battute finali dell’evento di premiazione, dello scorso sabato, ad essere protagoniste anche le cantine Spadafora, con uno spazio dedicato nel quale è stato possibile degustare i vini dell’azienda donnicese accompagnati da prodotti tipici del territorio.

Un’eccellenza del territorio cosentino, l’azienda Spadafora di Donnici, inserita in un altrettanto eccellente iniziativa culturale e letteraria. Tutti i partecipanti all’evento, hanno potuto assaporare e brindare alla vittoria, con i pregiati vini Spadafora che, hanno confermato ancora una volta, la qualità e la prelibatezza dei vitigni di casa nostra.

 

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