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Rosy Canale ritornata in libertà si difende: “grande montatura”

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Rosy Canale ritornata in libertà si difende: “grande montatura”

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CATANZARO – E’ tornata in libertà ed ha rilasciato un’intervista al Tg3 Calabria in cui parla di una “grande montatura” nei suoi confronti.

Rosy Canale si difende “In tutta questa grande montatura non c’è un riscontro oggettivo”. La fondatrice dell’associazione antimafia “Movimento delle donne di San Luca”, arrestata il 12 dicembre scorso, nell’ambito di una inchiesta della Dda reggina per malversazione e truffa, ma non per reati mafiosi, ha parlato per la prima volta dopo essere tornata in libertà il 31 dicembre scorso, in un’intervista al Tg della Calabria: “Non c’è un documento in sette faldoni e migliaia di pagine – ha detto la donna – e non c’è un documento che sia di riscontro a quelle che sono le accuse. Non esiste una minicar, non esiste una settimana bianca, non esistono i vestiti che loro dicono. Voglio le carte che riscontrano le loro accuse, queste carte non esistono”.

 

In merito ad una frase intercettata dagli investigatori mentre parla con la madre, Rosy Canale ha detto: “mia madre, in quella intercettazione, anche riassunta, non fa alcun riferimento al denaro del Movimento delle donne di San Luca. Se mia madre mi dice ‘non spendere tanti soldi’, questa è la frase, viene interpretato che sono quei soldi ma dove è scritto, dove è il riscontro”. “Rosy Canale – ha proseguito – lo è tutt’oggi, è un personaggio scomodo perché San Luca è quello che interessa che rimanga” come ora, “perché fa comodo a tanti. Difendere San Luca significa toccare i fili e chi tocca i fili muore. Da una parte e dall’altra”. “Alle donne di San Luca – ha concluso – dico di non credere ad una parola di quello che hanno letto”.

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