Area Urbana
Enterococchi nei rubinetti, acqua non potabile a Rende. Il gestore: “Inquinamento localizzato”
Dopo la comunicazione dell’esito delle analisi batteriologiche l’amministrazione comunale ha emanato un’ordinanza di interdizione all’uso alimentare.
RENDE (CS) – Lo staff del Comune di Rende ha lanciato un avviso sulla pagina facebook dell’ente. Nella comunicazione si legge che l’Asp di Cosenza ha dichiarato non potabile l’acqua nelle zone di Rende Paese, Saporito e Surdo. Al momento pare che l’amministrazione comunale sia al lavoro per emanare un’ordinanza sindacale che imponga l’utilizzo dell’acqua nei quartieri sopra indicati solo ad uso igienico. La motivazione che ha spinto i laboratori Arpacal ad allertare le autorità competenti risiedono nelle analisi batteriologiche delle acque che hanno rilevato, già nei primi prelievi del 15 Novembre ed oggi confermato, la presenza di enterococchi al punto di uscita del serbatoio in località Surdo. L’Asp di Cosenza ha quindi emesso in data odierna giudizio di non potabilità. Il Comune di Rende dal suo canto ha provveduto a pubblicare l’ordinanza numero 157 che prevede il divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili e per l’incorporazione negli alimenti e come bevanda sulle seguenti zone del territorio comunale: centro storico, contrade Surdo e Pirelli e tutte le aeree alimentate dal serbatoio sito in località Surdo.
In merito Alessandro Tenuta, responsabile di Acque Potabili Servizi Idrici Integrati Srl che dal Dicembre 2015 gestisce il servizio rassicura i cittadini sulla qualità dell’acqua. “Il problema, – spiega Tenuta – di fatto è risolto. Sono cose che possono capitare. Abbiamo già attivato il protocollo provvedendo a disinfettare immediatamente l’acqua attraverso la clorazione. Abbiamo fatto i prelievi e li abbiamo inviati al centro analisi Biocontrol di Cosenza che potrà fornirci i primi risultati domani pomeriggio. Per avere la certezza che l’inquinamento sia rientrato però dobbiamo aspettare 48 ore, domenica pomeriggio. Poi lunedì l’Asp farà i suoi rilievi ed entro mercoledì dovrebbe essere data conferma ufficiale della conformità delle acque ai parametri previsti dalla legge. Credo si tratti di un inquinamento locale, visto che la sorgente che è in zona Crocetta non presenta valori anomali. Qualcosa evidentemente durante i prelievi non è andata bene. Si potrebbe anche essere trattato, ad esempio, di una mosca che si è poggiata lì sul punto di prelievo prima che l’acqua fosse campionata a far rilevare la presenza di enterococchi. Poi in fondo anche quando beviamo un bicchiere d’acqua e tocchiamo il bordo con le mani sporche possiamo rischiare di ingerire batteri coliformi. Non ho documenti per suffragare la mia tesi, ma posso garantire l’assoluta purezza dell’acqua”.
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