Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Rende, 18 bare attendono tumulazione al cimitero. Corbelli: “vergogna”

Archivio Storico News

Rende, 18 bare attendono tumulazione al cimitero. Corbelli: “vergogna”

Pubblicato

il

RENDE (CS) – Corbelli interviene sulle 18 bare in attesa di essere tumulate a Rende definendo il caso “una vergogna”.

Il leader del Movimento Diritti Civili, che, continua, da oltre un mese, la “battaglia di civilta’ e solidarieta’ per la sepoltura e il rimpatrio della salma del clochard (da tutti indicato come il cittadino moldavo, Giorgio Krudo, 43 anni), trovato morto (15 giorni dopo il suo decesso) all’interno delle cupole geodetiche di Cosenza e la cui salma, da 44 giorni, resta ancora senza un nome ufficiale(registrata come persona sconosciuta) abbandonata e dimenticata nella cella frigorifera del cimitero comunale di Cosenza, interviene sulla vicenda “simile e altrettanto grave delle 18 bare, chiuse in un’intercapedine, esposte alle intemperie, e da diverse settimane in attesa di essere tumulate nel cimitero di Rende”.

 

Corbelli chiede che i due comuni, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e il commissario del municipio rendese, Maurizio Valiante, pongano “subito fine a queste situazioni vergognose, disumane e incivili che calpestano i diritti delle persone, anche dopo morti, e offendono la stessa dignità umana. La gravissima situazione delle 18 bare chiuse in un un’intercapedine e in attesa, da alcune settimane, di essere tumulate a Rende, afferma il leader di Diritti Civili, non può non richiamare alla mente l’analoga vicenda che sto, da solo (con il sostegno, come sempre, soltanto dei media calabresi) denunciando da oltre un mese della salma del clochard moldavo dimenticata e abbandonata, da 44 giorni, nella cella frigorifera del cimitero bruzio”.

 

“I 18 cittadini di Rende deceduti e l’immigrato moldavo – prosegue Corbelli – hanno gli stessi diritti di essere tutti e subito degnamente seppelliti. Questo e’ il dovere, quello che deve fare un paese civile. Quanto sta invece accadendo a Cosenza e a Rende(lo dico naturalmente senza voler colpevolizzare nessuno, non si tratta di individuare responsabilita’ e colpevoli ma solo di operare, da parte delle istituzioni preposte, per la soluzione del problema ) è agli antipodi della civilta’, della solidarietà e della stessa storia di ospitalita’ e accoglienza delle due città. E’ una vergogna – conclude Corbelli – e uno scandalo. E’ la negazione della civilta’! Chiedo al sindaco di Cosenza, Occhiuto, e al commissario del comune rendese, Valiante, di intervenire immediatamente, di considerare il problema delle bare da tumulare una assoluta priorita’”.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA