Il Cosenza perde il primato, ma conferma la propria forza.

COSENZA  – Il Cosenza esce sconfitto dalla gara di Teramo, ma la squadra rosso blu ha dimostrato tutto il suo valore, confermando di essere stata una delle squadre più continue del girone d’andata.

Partita nata male, finita peggio, con gli abruzzesi che, dopo cinque minuti di gioco erano già in vantaggio. Probabilmente l’essere passati subito in svantaggio ha scombussolato i piani di Cappellacci,  il quale dopo dodici minuti di gioco ha dovuto rinunciare anche all’apporto di Mannini, uscito per infortunio. Dopo una sconfitta così pesante è difficile essere positivi, ma il paradosso sta proprio in questo, il Cosenza esce a testa alta avendo dimostrato di valere tanto quanto i padroni di casa del Teramo. Nel reparto difensivo si é rivista qualche amnesia di troppo, con i vari Dimas, Gaeta e Sassano, a volte lasciati troppo liberi di concludere a rete. A scusante dei difensori rosso blu, va certamente detto, che si sono trovati di fronte al migliore attacco del campionato e sopratutto a giocatori di indubbi valori tecnici e fisici. Il Teramo é squadra esperta e di personalità, che fa del collettivo l’arma migliore, completata anche da calciatori di valore assoluto per questa categoria. Il Cosenza da parte sua non ha assolutamente sfigurato, dimostrando di essere sullo stesso livello dei teramani. Per lunghi tratti della partita, il Cosenza ha messo in evidenza tutto il suo valore, mettendo in seria difficoltà il Teramo e costringendo i padroni di casa ad una partita difensiva. Ad avvalorare questa tesi, sono stati i tre pali colpiti dal Cosenza, oltre al volume di gioco espresso dalla squadra rosso blu. Ma quello che più è piaciuto della squadra di Cappellacci è la personalità con cui ha affrontato la partita, con la forte convinzione di poterla gestire e condurla anche al cospetto di un avversario forte e quadrato. Questa è la vera forza  del Cosenza, avere la convinzione di poter in ogni caso, imporre il proprio gioco e la personalità dei singoli. Crediamo che il merito vada ascritto certamente ai giocatori che lo attuano sul campo, ma in maniera determinante ad un tecnico preparato, che ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza. Proprio nella partita di Teramo si é potuto capire come il Cosenza abbia una sua identità ben precisa, convinta di poter imporre il proprio gioco al cospetto di qualsiasi avversario.  La convinzione di valere, porta la squadra di Cappellacci a giocare le partite con assoluta tranquillità, forte anche di un  assetto tattico curato nei minimi dettagli. Ovvio che qualche problema resta, la squadra soffre in qualche reparto, ma crediamo che il duo Cappellacci– Marino abbiano già inquadrato quale possano essere le giuste soluzioni.