Il responsabile del Movimento Diritti Civili e delegato, per l’Ufficio del capo di Gabinetto del Presidente della Regione, per la promozione e tutela dei diritti umani, Franco Corbelli, denuncia “ritardi e disorganizzazione negli aiuti alle popolazioni terremotate”.
CATANZARO – L’esempio è quello del primo container della Protezione civile calabrese, che da 4 giorni aspetta il via libera per poter essere, a bordo di un tir, subito trasportato nelle regioni colpite dal sisma e messo a disposizione di quegli allevatori, che, dopo aver perso la casa, distrutta dal sisma, chiedevano, con grande dignità, solo uno di questi container per poter rimanere vicino alle loro stalle e ai loro animali, che non vogliono assolutamente abbandonare.
“Purtroppo – afferma Corbelli – dal centro di coordinamento delle regioni terremotate, nonostante le nostre diverse sollecitazioni, non è ancora arrivata la risposta alla comunicazione della Protezione civile calabrese, inoltrata ufficialmente lunedì a mezzogiorno oltre che a Rieti anche alla Commissione di Trento. Funzionano, purtroppo, in questo modo, così confuso e disorganizzato, i soccorsi”.
Corbelli ha rilanciato questa mattina l’appello affinchè la situazione possa sbloccarsi ai microfoni di Rlb Radioattiva
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“Non basta dare solidarietà concreta, come ha subito fatto, anche in questo occasione, la Calabria – ha concluso Corbelli – se poi chi deve raccogliere questi aiuti non li coordina e non li richiede con la necessaria tempestività. Anche per promuovere queste iniziative umanitarie bisogna purtroppo lottare contro un’assurda burocrazia”.
“Mi auguro – conclude Corbelli – che l’incresciosa situazione si possa, già nelle prossime ore, sbloccare e quel tir con un primo container della Protezione civile calabrese possa raggiungere subito le zone terremotate e alleviare così la sofferenza di qualche famiglia rimasta senza una casa”.
