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Legge 104: dal reale bisogno all’abuso

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Legge 104: dal reale bisogno all’abuso

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Oggi parliamo di una legge che, seppure, nello spirito del legislatore, va incontro alle persone in stato di grave malattia, dall’altra, nella sua applicazione diventa addirittura discriminante: La legge 104 del 92.

Una legge, per carità, giustissima ma, applicata malissimo che, negli ultimi anni è stata anche oggetto di inchieste ed indagini per come veniva applicata o, per come veniva concessa. Oggi, infatti, serve soprattutto per avvicinarsi a casa, se la sede del lavoro è lontana e farsi quei tre giorni al mese di “vacanza” per “assistere” il familiare beneficiario nella sua malattia. Senza entrare, comunque, in competenze specifiche che non possiedo, voglio però evidenziare quelli che a me, da profano, sembrano “abusi”. Siamo nel periodo di Natale, il calendario di questo mese di dicembre presenta un lungo ponte. Allora, mi chiedo e chiedo: “è possibile che il parente assistito abbia bisogno della nostra presenza proprio il 23 e 24 e poi il 27 dicembre?”. 

Così facendo, senza intaccare le nostre ferie stiamo a casa una intera settimana. Se questo non è un uso distorto della norma? Sarebbe forse utile un’inchiesta all’interno della pubblica amministrazione, (Poste, Comuni ecc.), visto che è solo lì che il beneficio vale, per verificare, calendario alla mano, come i tre giorni vengono usati, quasi sistematicamente a cavallo dei “ponti” del calendario. Badate, qui non si contesta la norma o il beneficio; ci sono tantissimi casi in cui veramente non basterebbero i tre giorni al mese per assistere familiari in reale stato di malattia, ma gli abusi, alla fine, sminuiscono anche la portata del beneficio. A mio avviso, dovrebbero essere gli stessi dirigenti degli uffici a segnalare, oltre che alle autorità competenti, anche alle associazioni di categoria, queste “coincidenze” visto che, si dice, i giorni richiesti in 104 non si possono toccare. Oggi, così facendo, questa legge presenta, discrepanze e discriminazioni e, un approfondimento, anche sul reale stato di malattia non sarebbe male. Questo solo a beneficio di quelle persone che ne hanno veramente bisogno e verso i quali non sarebbe male anche una diversa attenzione. Ma come in ogni ambito, gli abusi e, questi sono proprio eclatanti, vanno puniti.

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