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Inchiesta Inganno, Gratteri: “Attenti ai paladini dell’antimafia”

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Inchiesta Inganno, Gratteri: “Attenti ai paladini dell’antimafia”

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REGGIO CALABRIA – “Da anni dico che bisogna prestare molta attenzione a chi si erge paladino della lotta alla ‘ndrangheta senza avere una storia”.

Queste le parole del Procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, incontrando i giornalisti in merito all’operazione “Inganno” che ha portato all’arresto, tra gli altri, di Rosy Canale, fondatrice dell’associazione antimafia “Movimento della donne di San Luca”. “Gente che lucra danaro pubblico – ha aggiunto Gratteri – per mestiere, eticamente riprovevole, a fronte dello straordinario sacrifico di sangue versato da tanti autentici testimoni di impegno civile che in questa lotta hanno perso la vita”. “A San Luca si sono illuse tantissime donne – ha proseguito Gratteri – molte colpite da gravissimi lutti e terribili vicende, che non hanno visto neppure un euro. Si sono spesi i soldi pubblici del Ministero della Gioventù, del Consiglio regionale della Calabria, della Prefettura, della Fondazione ‘Enel cuore’, utilizzati, in realtà, per comprare una Smart o una nuova Cinquecento”.

 

“E’ con molta sofferenza – ha detto invece il Procuratore della Repubblica, Federico Cafiero de Raho – rinvenire simili situazioni che inquinano l’immagine di quanti si muovono onestamente sul fronte dell’associazionismo contro la ‘ndrangheta in Calabria e di chi dedica parte della propria esistenza alle ragioni della legalità. A fronte, però, di questo esempio negativo, ce ne sono fortunatamente tanti altri luminosi. È necessario, comunque, fare di più, altrimenti miglioramenti non ne vedremo”.

 

“A San Luca – è stato detto nel corso della conferenza stampa, cui hanno preso parte il comandante provinciale dei carabinieri, col. Lorenzo Falferi, ed il comandante del Reparto operativo, ten. col. Gianluca Valerio – si era ormai raggiunto un equilibrio per la suddivisione degli appalti del Comune. Alle cosche della ‘maggiore’, i Nirta ‘scalzone’, i Pelle ‘gambazza’, e i Romeo ‘staccu’, andavano i lavori di maggiore importo, mentre ai rappresentanti dell’ala ‘minore’, toccavano quelli di minore importo”. “Non inganni – ha detto Gratteri – la consistenza degli importi poiché in una realtà come San Luca, quello che conta è dimostrare di avere potere e di fare parte del ‘tavolino’ dove la cattiva politica e i capobastone decidono persino del respiro delle persone”.

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