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Unical, nuovi particolari sull’inchiesta “110 e lode”
RENDE – Silenzi e complicità. L’inchiesta “110 e lode”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, s’è abbattuta come uno tsunami sull’Università della Calabria,facendo sprofondare la credibilità dell’ateneo sotto le macerie dei sospetti. L’indagine, coordinata dal procuratore capo Dario Granieri, in collaborazione con il pm Antonio Bruno Tridico, ha fatto riemergere dal fango delle sabbie mobili, una storia di infedeltà ai danni del sapere e della cultura, progettata nelle stanze dei bottoni da un conciliabolo di tutor, segretari amministrativi e studenti
e finalizzata al rilascio di lauree fasulle e al superamento, con voto alto e lode e senza tante difficoltà, di esami. L’epicentro della truffa la Facoltà di Letteree Filosofia, anche se anche altre facoltà potrebbero essere state “infettate” dal gene truffaldino. Nonostante i numeri dell’inchiesta facciano rabbrividire: 75 indagati, 72 lauree da annullare, statini taroccati, libretti contraffatti, voti elargiti con magnanima benevolenza, sull’ateneo si abbatte un’altra pesante tegole. Infatti, altri 70 avvisi di garanzie sono pronti per essere notificati agli infedeli. Ma non solo, quel meccanismo che è venuto alla luce, grazie alll’intervento del professor Raffaele Perrelli, preside della Facoltà finita sotto la lente d’ingrandimento della giustizia, avrebbe avuto inizio nel 2007. Del fatto che qualcosa non andasse per il verso giusto c’era già un certo sentore. Nell’immediatezza si decise per una semplice rotazione dei segretari e appunto con la nomina del capo settore. Ma tali accorgimenti non sono bastati, fino a quando nel marzo del 2011 non si è deciso di denunciare la cosa in Procura. Quattro anni dopo le prime avvisaglie del presunto scandalo degli esami falsi. Tanto ci è voluto per varcare la porta del procuratore Granieri. A tal proposito negli atti di indagine è stata prodotta anche una e-mail che il 19 giugno 2011, in piena fase di indagine, sempre Santolla inviò al rettore Giovanni Latorre e al preside della Facoltà di Lettere Raffaele Perrelli per informarli di aver «accertato gravi irregolarità nella registrazione degli esami del corso di Scienze della formazione. Considerato – aggiunse – che è prevista a fine mese una seduta di laurea, chiedo un incontro urgentissimo per definire una linea di condotta necessaria per assicurare lo svolgimento della seduta».
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