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Allarme bomba alla Procura di Reggio Calabria, un fermo
REGGIO CALABRIA – La sede della Procura reggina era stata fatta oggetto di un attentato dinamitardo già nel 2010 e ieri la paura si è ripresentata.
Davanti al portone di ingresso della Procura in via Cimino, è stata rinvenuta una bottiglia di plastica contenente nafta. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri nonchè il capo della Mobile Gennaro Semeraro, il questore Guido Longo, il procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza e il procuratore generale Salvatore Di Landro. La zona, dopo l’attentato del 2010, e’ presidiata 24 ore su 24 dall’Esercito, con una camionetta a una ventina di metri dal portone della Procura Generale. Intanto questa mattina la squadra mobile di Reggio Calabria ha fermato un giovane, Benito De Francesco, di 22 anni, accusato di essere il responsabile dell’intimidazione. De Francesco, incensurato, avrebbe agito di sua iniziativa e non avrebbe alcun rapporto con la ‘ndrangheta, non avrebbe però fornito una spiegazione del suo gesto, manifestando, tra l’altro, un forte stato di confusione mentale. L’identificazione del giovane è stata possibile grazie alle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza in dotazione alla Procura. Le telecamere hanno ripreso chiaramente De Francesco mentre collocava la bottiglia incendiaria davanti il portone d’ingresso della Procura generale, inquadrandone anche il volto.
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