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Sesso, nonnini adescati da badanti
Anziani adescati da badanti, si indaga a Senigallia.
Dopo le segnalazioni di adescamenti nei parchi, proseguono gli accertamenti delle forze dell’ordine. Ora il fenomeno si allarga anche ai centri ricreativi. La vicenda è un seguito di quella rivelata la scorsa estate dal Messaggero: straniere disposte a farsi toccare nelle parti intime dagli anziani per pochi euro. È successo al Parco della Pace, ai Giardini Catalani e della Cesanella. Ad arrotondare così lo stipendio qualche badante dell’Est. Ora i giardini si spopolano, e le ”donnine disponibili” si spostano nei centri ricreativi, dove gli anziani si trasferiscono nei mesi invernali. Ed anche lì, come al parco, è esploso il fenomeno delle ”palpatine” a pagamento per le quali esiste un vero e proprio tariffario: da tre a cinque euro, a secondo della parte anatomica. Le straniere sono in genere cinquantenni, che durante le ore di lavoro adescano i clienti tra una chiacchiera e l’altra sbottonando la camicetta od alzando di qualche centimetro come segnale convenzionale, ed invogliando così gli anziani ad avvicinarsi. Movimenti che non sono sfuggiti a numerosi testimoni, che hanno provveduto a segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine. Segnalazioni che sono aumentate da quando il fenomeno è esploso anche nei centri ricreativi dove, in un caso, ad accorgersi è stata la giovane barista di un circolo che ha avvertito i familiari dei nonnini. Gli stessi familiari a cui non era sfuggito, nonostante l’arrivo del freddo, che i vecchietti fossero sempre più invogliati ad uscire. Probabilmente per conquistarsi qualche attenzione particolare. Tra le donne costrette a lavorare come badanti ci sono anche ex ballerine, attrici, operaie ma anche medici e ingegneri che, per inviare a casa qualche soldo in più, si vendono per pochi euro. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini e già durante la scorsa estate avevano provveduto ad effettuare controlli ed appostamenti. Al momento però non ci sono denunce.
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