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Appalti che ‘puzzano’, 70mila tonnellate di rifiuti alle porte del Parco della Sila
Lo smaltimento dei rifiuti di Cosenza e Vibo Valentia potrebbe essere affidato all’impianto di Celico, la discarica del presidente del Crotone Calcio.
CELICO (CS) – Il cerchio si chiude: Presila discarica della Calabria. La denuncia arriva dagli attivisti del Comitato Ambientale Presilano che in una nota annunciano: “Siamo arrivati alla resa dei conti, e per il nostro territorio sarà molto salato”. “La Regione Calabria – spiegano gli ambientalisti – ha appena pubblicato un bando per l’assegnazione dello smaltimento dei rifiuti organici della provincia di Cosenza e Vibo Valentia. Ben 5,4 milioni di euro per trattare un totale di 70.000 tonnellate/anno. Il bando sembrerebbe calzare a pennello all’impianto di Celico, di proprietà dell’imprenditore Raffaele Vrenna (presidente del Crotone Calcio ndr), sotto indagine della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Basta dare un’occhiata ai criteri richiesti che assegnano il punteggio alle aziende partecipanti.
Oltre alla MiGa srl, solo Calabra Maceri può garantire lo stoccaggio e il trattamento di tali quantitativi di rifiuti nel nostro territorio. Questa procedura sarà rinnovata anno per anno finché non sarà dichiarata esaurita l’emergenza, o meglio, finché la Regione Calabria non realizzerà gli impianti pubblici per il trattamento della frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Svanisce, come ampiamente previsto per chi conosce la materia, l’assurdo sogno dei Sindaci presilani, che volevano fare dell’impianto privato proprio uso e consumo. Con il loro incedere hanno acconsentito alla devastazione del nostro territorio, perseguendo la sciagurata strada intrapresa dai loro predecessori. Una classe politica, quella locale, che è l’unica responsabile di questa tragedia. La cupola di silenzio calata sulla questione “discarica di Celico” è una vergogna che verrà consegnata alla storia. Noi non ci siamo mai rassegnati ed abbiamo continuato ad informare e fare chiarezza sulla vicenda.
Ora dobbiamo prendere coscienza di quanto sta per accadere e come popolo abbiamo il diritto e il dovere di difendere la nostra salute, il nostro futuro, e la nostra terra. La Regione ha già autorizzato, sin dal 14 Luglio 2016, come più volte richiesto dai sindaci presilani, gli sversamenti della frazione organica e di quella indifferenziata dei nostri comuni, ma anche di molti altri dell’hinterland cosentino. A Rovito ed a Celico abbiamo già avuto un vomitevole accenno dei putridi olezzi provenienti dal noto impianto, che sono tornati, nonostante capannoni e biofiltri, ad ammorbare le nostre vite. Immaginate quale inferno ci aspetta nei prossimi mesi. A breve organizzeremo un incontro pubblico a cui è richiesta una partecipazione di massa, per organizzare la difesa del nostro territorio. Questa terra non deve morire, dobbiamo resistere”. L’importo annuale dell’appalto è pari ad 5 milioni e 475mila euro oltre l’IVA al 10%. Tale importo è presunto, in quanto la determinazione effettiva dell’importo dipenderà dall’effettiva quantità di rifiuti conferiti al/ai centro/i di trattamento e recupero dell’aggiudicatario. Il costo di smaltimento sarà di 90 euro a tonnellata.

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