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Strage di Villapiana: ergastolo per la casalinga pluriomicida

CASTROVILLARI – Il fucile lo usava per scacciare le volpi che entravano nel pollaio. Quella notte però in contrada Ficarea del Rosario, a Villapiana, Domenica Rugiano sparò sui suoi cari, uccidendoli.

A decretarlo è stato il Gup di Castrovillari che ha condannato ieri la dolce casalinga di Villapiana al carcere a vita accogliendo, di fatto, le richieste del procuratore capo Franco Giacomantoni e del pm Maria Grazia Anastasia. La donna è stata dichiarata capace di intendere e di volere dai periti dell’Università di Bari, un parere che non ha dato scampo alla cinquantaquattrenne alla quale in primo grado viene così inflitto il massimo della pena prevista. Fu proprio lei a confessare, dopo un lungo interrogatorio, di essere l’autrice di quel massacro che provocò la morte del marito Vincenzo Genovese di 67 anni e Rosa Genovese di 27. Marito e figlia. Le persone a cui era più legata. Cosa abbia spinto Domenica ad imbraccare il fucile e sparare in quella maledetta notte del 27 Aprile 2012 non è dato sapere. Vincenzo fu ritrovato cadavere su una panchina all’esterno della villetta di famiglia, in ginocchio. Rosa, invece, sull’uscio di casa, riversa in una pozza di sangue. All’udienza era presente anche la figlia primogenita di Domenica, Maria Genovese, la quale ha scelto di non assumere posizioni di ostilità nei confronti della madre che risulta essere detenuta dal 4 Maggio 2012. I legali della Rugiano, probabilmente, presenteranno ricorso per un secondo grado di giudizio invocando l’infermità mentale.


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