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Vaglio Lise: quando la lotta paga, ritirati i 50 licenziamenti Fersav

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Vaglio Lise: quando la lotta paga, ritirati i 50 licenziamenti Fersav

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COSENZA – Sono stati in presidio permanente sui binari della stazione centrale di Cosenza. Per giorni.

In attesa non del treno, ma di risposte. Sono i dipendenti della Fersav, avevano ricevuto la lettera di licenziamento collettivo. Per la societa’ di trasporto pubblico partecipata dalle Ferrovie della Calabria erano solo un peso da eliminare. Ma così non è stato. I lavoratori, una ventina a Cosenza e 50 in tutta la regione, si sono riuniti in assemblea permanente, ad oltranza, sui binari della stazione ferroviaria cosentina di Vaglio Lise. Lamentando la mancata corresponsione degli ultimi stipendi e l’allontanamento dal posto di lavoro senza alcuna giustificazione, chiedendo alla Regione Calabria di intervenire subito, anche per scongiurare che interi paesi, come sta accadendo in questi giorni, restino senza i collegamenti giornalieri. Oggi l’accordo sottoscritto tra Ferrovie della Calabria, sindacati e assessore regionale ai Trasporti, “e’ un risultato che premia la determinazione e la responsabilita’ dei lavoratori della Fersav che hanno trovato una costruttiva interlocuzione con il Sindacato e tramite esso con l’Assessorato ai Trasporti, il C.d.A di FdC e il Consorzio Cometra. Come FIT Cisl, sin dall’inizio, – scrive il sindacato – oltre agli aspetti per la tutela dei lavoratori, ci siamo posti di sviluppare le necessarie valutazioni di carattere economico/finanziario, attenzionando tutti gli elementi che venivano posti alla base delle procedure di spacchettamento dei servizi e della forza lavoro in essere. Una forza lavoro di 50 unita’ lavorative di cui 49 lavoratori diretti e un solo lavoratore indiretto (amministrativo). Un rapporto, diretti/indiretti, da considerarsi una leva importante per la sostenibilita’ della produzione dei servizi in ambito della stessa FdC, gia’ socio di maggioranza della stessa fersav, alla quale, all’atto della costituzione (anno 2005) aveva ceduto un’importante quota di servizi/bus molto appetibili sia per il numero di passeggeri/utenti e sia per la redditivita’ degli stessi. Quindi non un peso per l’azienda FdC ma una significativa opportunita’ verso l’atteso rilancio”. Per la Fit-CIsl, “l’assorbimento dei servizi e della forza lavoro da parte di FdC non solo risultera’ sostenibile ma sara’ vantaggioso per il futuro dell’azienda”. Poi un affondo su Scopelliti: “lo sviluppo dei livelli occupazionali si costruisce valorizzando, oggi, le risorse pubbliche e le aziende che non possono piu’ continuare a vivere in una perenne emergenza finanziaria aggravata da una programmazione dei servizi di Tpl inadeguata a generare efficienza e sostenibilita’ produttiva”.

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