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Nega l’accesso al centro accoglienza: “Devono chiamarmi onorevole”
REGGIO CALABRIA – Fedele alla poltrona, anche quando non vi siede più da tempo.
L’ex deputata dell’Ulivo Marilina Intrieri si è rifiutata di autorizzare l’accesso al centro di prima accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto per una questione di forma. O meglio, di formalità. L’attuale delegata all’infanzia della Regione Calabria avrebbe rimandato indietro le richieste inoltrategli via posta perchè non era stata chiamata onorevole. La sua attività parlamentare in veste di deputato dell’Ulivo nel biennio 2006-2008, durante il governo Prodi, è evidente che non sia rimasta impressa nella memoria di nessuno. Ma non importa. Se si è stati seduti sugli scranni di Montecitorio, oltre al vitalizio, si gode del diritto ad essere chiamati ‘onorevole’. A vita. Per questa ragione, l’ex deputata Intrieri ha rifiutato e rispedito al mittente i documenti che il funzionario della Prefettura di Crotone le aveva inviato per autorizzare a visitare il Centro accoglienza e richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto. Sulla lettera ufficiale le veniva attribuito soltanto il titolo accademico di “dottoressa” e non quello di “onorevole”. Un titolo che “mi compete nella mia qualità di deputato della XV legislatura”. Un anatema. Marilina infuriata ha pensato bene di esprimere il suo disappunto con una lettera di protesta sul Corriere della Sera. Sortendo tra i lettori solo indignazione. Intanto, però, con il suo gesto ha anche bloccato la procedura che le chiedeva di fare un sopralluogo nella struttura che ospita bambini immigrati e che è stata poche settimane fa al centro di violente proteste seguite alla morte di un giovane maghrebino proprio all’interno dello stesso centro. Mi sorprende – ha scritto l’Intrieri – che l’inesattezza rilevata provenga dal massimo ufficio dello Stato sul territorio. Attendo quindi le note corrette. Il titolo “onorevole” rimane anche quando non si riveste più l’incarico di parlamentare. L’etica invece, non si acquisisce raccimolando voti. Lo dimostra il comportamento davvero poco ‘onorevole’ dell’ex deputata.
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