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Precari in piazza: “Classi affollate e graduatorie anomale”
COSENZA – La mobilitazione degli insegnanti precari cosentini fa sentire il proprio peso.
Oggi, quattro settembre, a Cosenza il coordinamento difesa della conoscenza, ha preso parte alla manifestazione nazionale indetta dai precari uniti contro i tagli. Il numero dei partecipanti non era altissimo, ma nemmeno esiguo rispetto alle aspettative. “Alla fine del presidio – si legge in una nota divulgata dal coordinamento – una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dall’ufficio scolastico provinciale, ottenendo l’impegno da parte dell’ufficio a pubblicare tutte le ore residue, anche gli spezzoni di poche ore, questo dato, che magari in tante province risulta scontato, a Cosenza non lo è affatto. E’ quindi una vittoria. Ma gli Martedì prossimo, quindi, avremmo un nuovo incontro dove presenteremo richieste specifiche: ad esempio il sovrannumero di alunni per classe, una maggiore chiarezza nell’attribuzione di ore, alle classi di concorso atipiche. Occorre sensibilizzare i docenti precari e di ruolo, i dirigenti scolastici perchè denuncino le situazioni di irregolarità per quanto riguarda l’elevato numero di alunni per classi, la eventuale mancanza di docenti di sostegno. Accettare oggi di svolgere più ore di servizio rispetto alel 18 ore settimanali non significa semplicemente sottrarre lavoro ai precari ma anche spianare la strada per l’aumento del monte ore settimanale e, giunti a quel punt’o si lavorerà, a parità di stipendio magari, con un numero orario settimanale pari, probabilmente alle 24 ore, così come proposto dal precedente ministro Profumo. La giornata di oggi, ha visto numerose città mobilitarsi contro il ritiro dei tagli Gelmini-Tremonti e della riforma Fornero. Se queste due richieste non verranno recepite dal Ministero, la scuola pubblica italiana sarà condannata al degrado assoluto, allo sfascio più totale. Le irrisorie immissioni in ruolo sbandierate come conquista dal ministro Carrozza, non rappresentano che mera propaganda. Non rappresentano nulla, sono solo mera sopravvivenza.
Prova del caos nel quale viviamo è anche la partecipazione, alla giornata di mobilitazione, dei docenti che hanno superato il concorso per le materne ed elementari in Calabria ma sono stati vittime di errori macroscopici nelle gradutarie definitive. Il tanto decantato concorso che avrebbe risollevato le sorti della scuola italiana è stato, un’autentica beffa. Il risultato? Una graduatoria che fa acqua da tutte le parti. Punteggi errati. Laurea in scienze della formazione primaria senza alcun peso. Caos con le riserve che spuntano a chi non ne ha e spariscono a chi ne ha. Figli fantasma. Miracolati. È il quadro che ha avuto davanti la commissione giudicatrice della classe di concorso primaria, nel momento in cui ha stilato la graduatoria di merito. Tanti errori che risaltano subito all’occhio di chi scorre la graduatoria, che non ha tenuto conto dei punti fondamentali presenti nel bando o li ha interpretati a suo piacimento. I concorrenti dicono ‘no’! Non si può far finta di nulla davanti a tanta incompetenza. La Calabria è l’unica regione che, pubblicando solo le graduatorie di merito definitive, ha negato la possibilità di poter rettificare i propri titoli, qualora fossero errati, in maniera gratuita. Ovviamente anche la chiarezza è un optional, in quanto, la nostra cara regione è l’unica a non aver pubblicato una graduatoria limpida dove viene fatta la distinzione tra scritto, orale e titoli. Unica soluzione è il ricorso al TAR. Chi ne paga le spese sono sempre i più deboli che per rivendicare i propri diritti devono perdere tempo e denaro. Pertanto, viste le moltissime incongruenze presenti in questo concorso chiediamo all’USR: 1. avviso pubblico dove si conferma la presa in considerazione delle nostre richieste rispetto agli errori commessi. 2. rettifica delle precedenti graduatorie, che presenti maggiore chiarezza e trasparenza 3. creazione di una graduatoria specifica per i docenti in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno agli alunni con disabilità”.
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