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Sybaris Hotel con gli immigrati? Diventerebbe una ‘bomba sociale’. Papasso: “mi opporrò con tutte le forze” (AUDIO)
Non ci sta assolutamente il sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso, a sentir dire che il suo comune non è ‘accogliente’ o è contro la presenza dei migranti. Ma ha definito la possibilità di destinare il Sybaris Hotel a centro d’accoglienza, come una vera e propria ‘bomba sociale’.
CASSANO ALLO IONIO (CS) – Il Comune di Cassano Jonio, per accoglienza e integrazione, si è distinto negli ultimi tempo sotto molteplici aspetti. Ad esempio già da qualche anno, opera sul territorio “Casa la Rocca”, con un progetto Sprar che ospita 29 persone, tra rifugiati e richiedenti asilo: uomini, donne, ragazzi e famiglie provenienti da Pakistan, Egitto, Somalia, Ghana, Nigeria, Camerun, Afghanistan, Gambia, Russia e Senegal che grazie al servizio dei volontari che gestiscono il progetto Sprar, sono assistiti e sono riusciti a ‘ricominciare’. Inoltre, tra i suoi abitanti (cittadini registrati all’anagrafe), il 10% sono stranieri. Il primo cittadino del centro jonico, Gianni Papasso ha anche aggiunte che al 31 dicembre 2015, le persone straniere che vivono nel suo comune erano 1463.
“Per questo motivo mi arrabbio e molto – ha dichiarato – se qualcuno si permette di dire che noi ‘respingiamo’ o non siamo per l’accoglienza dato che coinvolgiamo cittadini stranieri anche nelle campagne del Comune di lotta alla povertà o con i contratti di quartiere”.
Il Sybaris Hotel: “rischia di diventare una bomba sociale”
Gianni Papasso è infuriato innanzitutto perché, in qualità di sindaco del territorio chiamato ad ospitare nella grande struttura turistica confiscata alla criminalità organizzata un centro d’accoglienza con 400-500 pesone, non è stato affatto informato, chiamato in causa, preso in considerazione, ed inoltre sul Sybaris c’è da tempo un progetto diverso: “L’amministrazione comunale insieme alla Diocesi di Cassano, all’associazione Libera e al Ministero dell’Istruzione – ha spiegato Papasso – aveva presentato un progetto di Ats, associazione temporanea di scopo per gestire il Sybaris con la stessa destinazione d’uso per il quale era stato concepito ovvero struttura turistico ricettiva”. L’iter si sarebbe fermato per la caduta di Papasso dal Comune. Ma oggi, che è tornato nel ruolo di primo cittadino, intende rivederlo.
Ed ecco lo sgambetto: “All’improvviso – racconta Papasso – a Reggio Calabria, l’Agenzia dei beni confiscati convoca una riunione, dove il sindaco non è stato invitato o informato e decide che il Prefetto di Cosenza, dovrà avanzare una manifestazione d’interesse per fare al Sybaris Hotel un centro d’accoglienza. Se non fosse stato per la cortesia del prefetto Tomao, che mi ha contattato telefonicamente, non avrei saputo nulla”.
Il sindaco di Cassano Jonio, Papasso, è intervenuto ai microfoni di Rlb Radioattiva per spiegare le ragioni, sue e dell’intera amministrazione comunale, tutti uniti per scongiurare questa proposta.
Papasso ha sottolineato di avere subito convocato la riunione, in via straordinaria, del Consiglio comunale per discutere dell’idea del centro d’accoglienza che sorgerebbe nel bel mezzo di un’area a forte vocazione turistica. Il consiglio ha deliberato all’unanimità un secco “No” alla proposta.
ASCOLTA L’INTERVISTA
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“Noi rischiamo di passare per quelli che respingono e non è affatto così. Ma questo modo di fare non è accoglienza: stipare le persone in una struttura e lasciarle abbandonate a loro stesse. Inoltre il primo cittadino di Cassano ha sottolineato l’importanza dei progetti Sprar che ‘spalmano’ in qualche modo la presenza dei migranti anche nei piccoli comuni favorendo una migliore gestione e l’integrazione degli stessi. “Il Sybaris è al centro di un complesso turistico, in un’area della Sibaritide a forte vocazione turistica… e in questo modo si vuole distruggere il turismo nella piana di Sibari: “Per questo motivo io mi opporrò con tutte le forze – ha detto Papasso – a questa decisione“

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