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Arrestato Giovanni Polimeni, l’assassino di Arcangelo Pelaia
REGGIO CALABRIA – L’autore dell’omicidio di Arcangelo Pelaia, 37enne freddato con nove colpi di pistola calibro 9 nel pomeriggio del 29 giugno 2013 in pieno centro a Gioia Tauro, e’ stato arrestato dai Carabinieri.
I militari hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi. La persona fermata e’ Giovanni Polimeni, autotrasportatore di 38 anni, residente a Polistena, in provincia di Reggio Calabria. Il fermo e’ gia’ stato convalidato dal Gip del tribunale di Palmi. Il momento esatto dell’omicidio, che era avvenuto in pieno pomeriggio davanti al municipio di Gioia Tauro mentre le strade erano affollate di passanti, era stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza installate nell’area. In particolare, in un fotogramma mostrato dai Carabinieri, si vedono le due auto, la Fiat Panda grigia dei killer e la Fiat Panda bianca della vittima, riprese da dietro nel momento in cui la macchina dei sicari sperona quella del bersaglio, e la mano del passeggero della Panda di colore grigio si sporge fuori dal finestrino impugnando una pistola. Arcangelo Pelaia e’ stato ucciso con nove colpi di pistola calibro 9. L’autovettura utilizzata dai killer era stata rubata lo scorso aprile, mentre per l’agguato e’ stata utilizzata una targa rubata a un’altra autovettura nel mese di maggio. Ancora, sempre dalle telecamere sono state osservate attivita’ di sopralluogo, poco prima del delitto, per individuare la posizione della vittima. Il tutto, ha spiegato il procuratore di Palmi, Giuseppe Creazzo, rende piu’ che credibile che l’omicidio sia stato pianificato con largo anticipo. Subito dopo l’assassinio i killer sono sfrecciati via sempre a bordo della Panda grigia, abbandonata e incendiata alla periferia della cittadina. Il presunto killer, invece, da li’ sarebbe stato spostato su altri mezzi, e il giorno successivo e’ stato identificato nella citta’ di Napoli. Quanto al movente, gli inquirenti ipotizzano che sia da ricondurre a una vendetta della famiglia Giacobbe contro Arcangelo Pelaia. Sia Arcangelo che suo fratello Giuseppe, nel 2005 furono a vario titolo coinvolti nel duplice omicidio dei due cugini Leonardo e Saverio Giacobbe, avvenuto d’estate in un lido per futili motivi. Il fratello di Arcangelo fu condannato a 20 anni per quei fatti ed e’ tuttora detenuto, mentre Arcangelo fu prosciolto dalle accuse. “Anche la data dell’omicidio non e’ casuale per noi – ha puntualizzato Creazzo – in quanto precede di appena 2 giorni l’anniversario della morte dei due giovani e cade nel giorno dell’onomastico del padre di una delle due vittime, ma ovviamente non sono queste le prove su cui ci basiamo”. Al momento gli investigatori lavorano per identificare gli altri complici, che, secondo Creazzo, sarebbero almeno quattro persone. Ieri il gip di Palmi ha interrogato Polimeni, che si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. Il gip ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare in carcere.
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