CARRARA – Accade anche questo nel calcio italiano, seppur in Terza Categoria.
La squadra in questione è la Melarese e i protagonisti di questa bizzarra vicenda sono il patron Vincenzo Gallucccio, calabrese, detto il bomber della “Chiana di Gioia Tauro” e l’allenatore Alberto Pioppo. Questa la lamentela di Galluccio: “Avevo un accordo con il mister, che mister non è, perché non ha il patentino e va in panchina come accompagnatore. Se mi convoca mi deve almeno far giocare un tempo altrimenti io vado via con la mia famiglia il sabato o la domenica. Nel derby col Bonascola non mi ha fatto giocare neppure un minuto e allora cosa devo fare? Tirare fuori solo i soldi per mandare avanti la Melarese? Io l’ho salvata quest’anno. E poi scusate, Berlusconi non fa lui la formazione del Milan? Gli allenatori lo seguono”. Affermazioni discutibili alle quali sono seguite quelle, in replica, di mister Pioppo, che era riuscito prima del suo esonero, a collezionare sette punti ed era reduce dalla vittoria sul Bonascola: “Il patron non può obbligarmi a farlo giocare. Decide l’allenatore, dove esiste che io debba far disputare un tempo a colui che mette i soldi? Io valuto la squadra e poi decido. Berlusconi? Sì, ma lui va poi in tribuna mica in campo. Io non posso fare l’allenatore perché non ho il patentino? Avevamo trovato la soluzione, mi doveva affiancare Eugenio Pigoni. Invece è arrivato l’esonero”. I rapporti tra il tecnico, Alberto Pioppo ed il patron e giocatore Vincenzo Galluccio si sono così spezzati fino alla decisione dell’allontanamento del mister avvenuta nella serata di lunedì scorso. “Mi sono trovato esonerato — aggiunge Pioppo — dopo aver ottenuto positivi risultati sul campo con una Melarese seconda in classifica. Accetto la decisione ma non la condivido”. Galluccio comunque ha già trovato il nuovo allenatore, Andrea Vinazzani, fratello di Claudio, ex centrocampista e capitano del Napoli negli anni ’70.