La squadra di Cappellacci gioca la solita partita horror. Mai pericolosa soccombe con i soliti errori difensivi. Il San Vito imbufalito contesta il tecnico. Ora la panchina dell’abbruzzese traballa. Al doppio vantaggio di Cerrai e Perrulli risponde Mosciaro su rigore.
COSENZA – Al San Vito, sotto una cappa estiva da “tutti al mare” va di scena un Cosenza formato “horror”, che lascia l’intera posta in palio ad una Lupa Roma quadrata e disciplinata, che fa il minimo sindacale per portare via i 3 punti. Inguardabile per quasi tutta la partita, senza idee di gioco, svagato e, timoroso, è evidente come il Cosenza non riesce a trovare la vita d’uscita da questa mini crisi che la sta attanagliando e, per la prima volta, sulla graticola finisce il tecnico del Cosenza. Perché non far esordire Fornito, quando è evidente che la squadra ha palesi difficoltà nel creare gioco? La difesa prende goal a grappoli e le marcature dei silani, ad eccezione del primo goal contro il Foggia, sono arrivate tutte da calci piazzati. In tutta la partita il Cosenza non è mai riuscito a verticalizzare il gioco. I rossoblu devono darsi una svegliata e devono farlo il prima possibile, anche perché i silani sono attesi da un trittico di partite da far tremare le gambe. E domenica prossima arriva il Catanzaro!
Primo tempo è il solito Cosenza
Come annunciato alla vigilia, il Cosenza ritrova nell’undici titolare il capitano Mosciaro che assieme a Calderini ed il rientrante Sassano, forma il tridente d’attacco. In porta al posto dello squalificato Ravaglia c’è il giovane Sarraco. I rossoblu, come sette giorni fa a Barletta, partono bene e aggrediscono subito la Lupa Roma. La voglia matta di Mosciaro di fare bene si fa sentire. Al 4′ la prima occasione da rete è proprio per il capitano che riceve palla da Sassano e dal limite dell’aria, con Calderini tutto solo in area, preferisce tirare, ma il suo sinistro è debole e non impensierisce Rossi. All’8 la replica della Lupa Roma è affidata al capitano Perrulli che su punizione scalda i guantoni all’esordiente Sarraco. Al 10 il Cosenza, tanto per non fasi mancare nulla, combina il solito pasticcio difensivo. Magli svirgola un pallone proveniente dalla sinistra e Perrulli, appostato in area piccola, prova due volte la conclusione, ma Blondett si immola e sventa il pericolo. Il Cosenza si rivede al 20 con Calderini; l’attaccante combina bene con Mosciaro e tira da buona posizione ma con scarsi risultati. Il caldo si fa sentire e le due squadre si fronteggiano per lo più al centrocampo. Poi, al 28, d’improvviso arriva il vantaggio della squadra laziale con la complicità della solita sbadata difesa del Cosenza. Sulla sinistra Perrulli (ancora lui) si beve Cianco e crossa al centro; i difensori del Cosenza giocano alle belle statuine e Cerrai appostato sulla linea di porta appoggia il pallone in rete con il petto. Cosenza sotto e primi mugugni dei tifosi che vedono apparire lo spettro delle precedenti prestazioni. I rossoblu appaiono impauriti e fanno tremendamente fatica a creare azioni da rete. Gli unici pericoli per la Lupa Roma arrivano solo con tiri da fuori. Prima Arrigoni ci prova al 32 con una sventola da fuori, ma Rossi si distende sulla sua destra e manda in angolo; poi tocca a Criaco che al 40 prova ancora da fuori ma la palla si spegne sul fondo. Il primo tempo si chiude sotto i fischi del San Vito ed un Cosenza davvero in difficoltà
Secondo tempo shock; Saracco che errore
La ripresa inizia con gli stessi 11 della prima frazione. Il Cosenza cerca di prendere possesso a centrocampo per creare qualche pericolo. Mosciaro si danna l’anima lì davanti e ci prova in un paio di occasioni ma, incredibile, arriva la doccia fredda del raddoppio laziale con un gollonzo da far invidia alla gialappas. Il solito Perrulli irride Bertolucci con un paio di finte e fa partire dal fondo un tiro cross innocuo sul quale si avventa il portiere del Cosenza che incredibilmente la respinge dentro la proprio porta, con la palla che probabilmente aveva già varcato la linea. Incredibile: Cosenza 0 Lupa Roma 2. Cappellacci in evidente difficoltà e incalzato dai tifosi, prova a cambiare l’attacco per svegliare la squadra. Fuori Sassano e Calderini e dentro Alessandro e Cori, beccato in settimana dai tifosi, ma la squadra sembra prigioniera delle sue stesse paure. Ci prova comunque il Cosenza a raddrizzare l’incontro. Prima con Cori che non arriva a colpire di testa un buon cross di Alessandro, poi con Mosciaro su calcio di punizione ma la palla finisce alta sulla traversa. Alla mezzora timide proteste del Cosenza per un presunto fallo di rigore su Criacro, ma il signor Mastrodonato fa proseguire. Rigore che arriva sul finale. Siamo all’80: Mosciaro si invola in area e viene atterrato. Dal dischetto lo stesso captano batte Rossi con un perfetto tiro che si insacca alla sinistra del portiere. E’ solo un sussulto; la Lupa Roma controlla e il Cosenza non riesce più a rendersi pericoloso. Dopo 4 minuti di recupero il fischio finale con la Curva Sud che contesta aspramente la squadra. Mercoledì turno infrasettimanale a Caserta. Poi derby con Catanzaro e Reggina.
Cosenza Calcio – Lupa Roma: 1 – 2
Maracatori: 28 Cerrai, 57 Perrulli, 80 Mosciaro (r)
Cosenza Calcio: Saracco, Ciancio, Magli, Bertolucci, Blondett, Arrigoni, Corsi, Criaco (80 Tortolano) , Sassano(61 Cori), Calderini (61 Alessandro), Mosciaro
Panchina: Puterio, Tedeschi, Zanini, Fornito, Tortolano, Alessandro, Cori
Allenatore: Roberto Cappellacci
Lupa Roma: Rossi, Pasqualoni, Celli, Capodaglio, Conson, Cascone, Prevete, Cerrai, Tajarol (61 Testardi), Perrulli (Santarelli), Moras (58 Scibilia)
Panchina: Rossini, Fabrotta, Hoxha, Santarelli, Scibilia, Testardi Malatesta
Allenatore: Alessandro Cucciari
Arbitro: Mastrodonato di Molfetta
Ammoniti: Sassano (C), Cori (C), Scibilia (LR)
Note: Giornata calda e afosa, terreno in ottime condizioni. Spettatori paganti 1.500 per un incasso di 12.000 €