Senato Accademico approva all’unanimità: appelli straordinari per tutti gli studenti, anche i fuori corso, senza alcuna distinzione
RENDE – Sta per arrivare novembre, mese degli appelli straordinari, gli studenti esultano. Infatti per chi non è riuscito a prenotarsi all’esame precedente e non vuole aspettare la prossima sessione, arrivano altri appelli. Ma la novità non è certo questa, gli appelli straordinari esistono da sempre, ciò che andrà a cambiare è che, finalmente, gli appelli straordinari di novembre e aprile verranno fissati per tutti gli studenti, anche i fuori corso, senza alcuna distinzione.
Vengono, dunque, eliminate le distinzioni e limitazioni che, gli anni precedenti, hanno indignato gli studenti. Gli universitari a lungo si sono lamentati del fatto che vi fosse una ‘distinzione’ tra i fuori corso e ‘i regolarmente in corso’. Solo l’anno scorso reclamavano a gran voce: “Non meritiamo anche noi questo appello? Non paghiamo anche noi le tasse? La legge deve essere uguale per tutti! Ergo dobbiamo avere TUTTI GLI STESSI DIRITTI!!! Non chi si è immatricolato dopo ottiene un appello extra e noi no essendo, comunque, studenti come loro!”
Oggi la richiesta dei fuori corso è stata ascoltata: tutti i Dipartimenti dell’Università della Calabria avranno l’obbligo di fissare appelli straordinari, per tutti.
L’istanza, varata dal Senato Accademico e approvata all’unanimità, ha tale scopo: fornire un aiuto concreto a studenti che hanno riscontrato difficoltà nel concludere il percorso di studi. Tutti coloro che ‘si sono dilungati’ nel loro piano di studio, impiegando perciò anni in più di quelli considerati in corso di validità, potranno ora cercare di recuperare, anche, attraverso gli appelli straordinari. I fuori corso che (come da normativa nazionale) non hanno accesso a borse di studio e alloggi, subendo un incremento della tassazione del 5%; per lo meno ora hanno guadagnato una piccola vittoria: gli appelli straordinari sono concessi anche a loro.
Di ciò – si dicono – estremamente soddisfatti e felici, ma consigliamo di non cullarsi e mettersi comunque in regola con gli esami, non rimandando al ‘fatidico appello straordinario’ di cui, ora, possono usufruire anche loro.