La dinamica dei fatti è apparsa subito poco chiara agli inquirenti che continuano ad indagare. Non sarebbe stata una pallonata a infrangere la vetrata ma il calcio del piccolo ad un vetro di una porta mentre era in casa
GUARDIA PIEMONTESE (CS) – La tragedia del piccolo Carmine Ricco (qui ne avevamo dato notizia due giorni fa) di soli 7 anni non solo ha sconvolto la comunità di Guardia Piemontese ma è finita sotto la lente degli inquirenti che stanno cercando di ricostruire la dinamica dei fatti. Dopo l’autopsia eseguita ieri e l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Paola (qui la notizia), emergono nuovi particolari sulla morte di Carmine, deceduto a causa di un’emorragia dopo che una lastra di vetro gli ha reciso l’arteria femorale. Intanto sono stati iscritti nel registro degli indagati (come atto dovuto) sanitari, medici e infermieri, che hanno prestato le cure al bambino, in quanto i genitori di Carmine, avrebbero lamentato un certo ritardo nei soccorsi. Ma tornando alla dinamica dei fatti, secondo alcune testimonianze, le cose sarebbero andate diversamente. Il bambino infatti, pare si trovasse in casa con una ragazza che gli faceva da baby sitter (come riportato anche da alcuni giornali locali stamattina) e che si stava prendendo cura del piccolo perché i genitori erano entrambi al lavoro (in un Hotel delle Terme Luigiane di proprietà del nonno del piccolo).
Erano circa le 16.00 del pomeriggio quando Carmine avrebbe chiesto alla ragazza di poter uscire e andare fuori a giocare. La giovane gli avrebbe risposto che non poteva o che comunque avrebbe dovuto avere l’autorizzazione da parte dei genitori. Data l’insistenza del bambino per uscire, la ragazza allora avrebbe telefonato insieme al piccolo, alla madre. La mamma contattata telefonicamente avrebbe detto alla ragazza di farlo vestire e concesso il permesso per le 17. A raccontare questi dettagli alla nostra redazione è stata proprio la baby sitter, o meglio una ragazza che gentilmente si presta a dare una mano alla famiglia per guardare i bambini.
Il bambino è così uscito, e sceso giù in cortile sotto l’abitazione che si trova alla Marina per giocare con un’amichetta più piccola di qualche anno. Erano solo loro in cortile al momento del ferimento di Carmine. Forse una pallonata al vetro che si è rotto il bambino si è ferito nel tentativo di recuperare il pallone, o forse un gesto incontrollabile giocando che ha fatto sì che lo stesso bimbo si trovasse a rompere la vetrata e a ferirsi. Da qui il ferimento mortale, l’arrivo dei soccorsi e il tragico epilogo: il decesso avvenuto nell’ospedale di Cosenza. Intanto medici ed infermieri del 118 e dell’ospedale dell’Annunziata che si sono occupati del piccolo Carmine, risultano indagati, come atto dovuto, e sono stati ascoltati in Procura. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle ore 17, alla marina di Guardia Piemontese. Il sindaco, Vincenzo Rocchetti, ha proclamato il lutto cittadino.