Hanno invaso il Comune del Tirreno cosentino in ricordo del cane torturato ed ucciso chiedendo pene più aspre per chi maltratta gli animali. I manifestanti sono stati accolti da decine di agenti antisommossa e bloccati prima di arrivare a Sangineto paese: “la manifestazione non è autorizzata”
SANGINETO (CS) – Numerosi bus sono approdati oggi a Sangineto per manifestare in ricordo di Angelo, il cane trucidato da quattro ragazzi del posto. I manifestanti però sono stati autorizzati a ‘sfilare’ solo alla marina di Sangineto e non sono potuti salire in paese e sono stati bloccati a 6 km dal borgo. Per i resposabili delle forze dell’ordine la manifestazione era autorizzata solo a Sangineto Marina.
Diversa invece, la versione dei promotori dell’iniziativa. L’obiettivo delle centinaia di persone arrivate da tutta Italia, era quello di sensibilizzare le istituzioni affinché siano previste pene più severe per chi maltratta e uccide animali.
I manifestanti dopo aver urlato slogan, esposto striscioni, hanno bloccato la statale 18 in segno di protesta e sono stati accolti da decine di agenti antissomossa e mezzi blindati della polizia.
“Abbiamo trasmesso – scrive in una nota del Partito animalista europeo promotore della manifestazione insieme al Noita – una formale istanza alle prime tre cariche dello Stato ed ai relativi gruppi parlamentari. Fintanto che non verrà modificata la Legge con l’inasprimento delle pene per i reati contro gli animali, nessun Angelo avrà giustizia ed altri Angelo continueranno ad essere barbaramente trucidati per gioco o per noia con la consapevolezza di restare impuniti. A margine della manifestazione, viene lanciato il messaggio trasmesso dal Presidente del Senato in sostegno di questa iniziativa. La stampa locale riporta la forte preoccupazione nei cittadini di Sangineto tale da chiudere i negozi e le attività commerciali e disertare le scuole per timore di gravi disordini”.
“La nostra condanna – continua il partito animalista europea – non è indiscriminata, ma diretta esclusivamente ai quattro assassini ed a tutti coloro che li difendono avallando, minimizzando o giustificando il loro operato e non a coloro che ne hanno preso le distanze. La mobilitazione è necessaria per mantenere elevata la tensione, altrimenti non se ne sarebbe più parlato visto comunque che gli assassini sono stati non solo individuati ma anche denunciati e con i tempi biblici della nostra giustizia chissà tra quanti anni vedremo la sentenza, sempre se non interviene la prescrizione. Ma anche con il massimo della pena gli assassini non varcheranno mai la soglia del carcere. Al nostro fianco abbiamo i rappresentanti e la comunità di Sangineto per condannare senza mezzi termini ed in modo fermo l’efferato gesto dei quattro giovani”.
GUARDA IL VIDEO DEL CORTEO
[youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=yJ8VYCEofM0&feature=youtu.be” width=”500″ height=”300″]
GUARDA IL VIDEO
[youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=nHDkMnlfL50&feature=youtu.be” width=”500″ height=”300″]
VIDEO 01
[youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=XTcevw-41Cg&feature=youtu.be” width=”500″ height=”300″]
VIDEO 02
[youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=VWxn-7_LRSo&feature=youtu.be” width=”500″ height=”300″]