Una busta lasciata nella cassetta della posta con all’interno escrementi e del veleno per topi. Il primo cittadino ipotizza che il gesto sia legato al recente caso di Angelo, il cane torturato e ucciso da quattro giovani del posto
SANGINETO (CS) – Una lettera normale, al tatto ‘ruvida’, nella cassetta della posta. Un testo secco: “Sindaco mafioso pezzo di merda. Te ne manderò altre“. E all’interno della busta escrementi e veleno per topi. Michele Guardia sostiene di avere la certezza assoluta che l’episodio sia riconducibile alla vicenda di Angelo, il cane barbaramente torturato, preso a bastonate e ucciso a Sangineto, da quattro ragazzi della cittadina, che sono stati denunciati per maltrattamento e uccisione di animali. “Ricevo mail dello stesso tenore ogni giorno. Sono sicuro che il gesto si riferisce alla morte di Angelo. Sono le parole che rivolgono alla mia persona anche sui social”. Il sindaco esclude che la lettera con escrementi essiccati, che ha ritrovato nella cassetta della posta di casa, possa riferirsi al mare sporco o al depuratore. Per Michele Guardia quest’estate, come per il governatore Oliverio, a Sangineto vi era un ‘mare da bere’.
“Non può trattarsi di questo – sostiene – perchè non abbiamo avuto nessun problema di balneazione. Le acque sono pulite e di qualità eccellente”. L’episodio non sarebbe riconducibile neanche al sequestro di armi e ai sette arresti che hanno evitato una rapina ordita ai danni delle Poste di Sangineto. Il primo cittadino ha affermato infatti, di non essere a conoscenza dell’operazione condotta contro il gruppetto di presunti rapinatori del Tirreno coordinati dal clan Muto.
Dal suo canto, a seguito della vicenda, il primo cittadino Guardia, per sensibilizzare la cittadinanza al rispetto per gli animali e per sottolineare che gli abitanti di Sangineto hanno rispetto per gli amici a 4 zampe ha, nei giorni scorsi, diffuso un video sulla sua pagina Facebook per sottolineare come Sangineto e i suoi cittadini siano contro la violenza sugli animali. Anche se, a poche ore dall’episodio che ha visto coinvolti i 4 ragazzi aveva commentato sottolineando che si era trattato di una “bravata“. Inoltre alla manifestazione indetta dalle associazioni animaliste qualche tempo dopo il fatto, pare che nessun cittadino (tranne lui) di Sangineto vi abbia preso parte.
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