COSENZA – Le polemiche restano “ricoverate” in corsia. La questione delicata della sanità calabrese, continua ad essere il “ring” preferito,
in cui i big del centrosinistra sferrano uppercat e ganci al presidente Scopelliti e agli uomini della sua Giunta. Le logiche del piano di rientro, i tagli ai reparti, la riduzione del personale, l’accorpamento di strutture, anche distanti chilometricamente tra di loro, non piacciono e non sono mai piaciute ai Democrat. Il centrosinistra non perde occasione per inondare il governatore di giudizi negativi sulla Sanità e sul suo stato di salute. Scopelliti, così come i suoi alleati, rispediscono le accuse al mittente, ribadendo ogni volta che se la sanità calabrese è malata, non è colpa del centrodestra,. ma di quel centrosinistra che ha governato la Calabria, prima dell’avvento di Scopelliti. I Democrat, dal canto loro, incassano le accuse e vanno avanti, ribadendo con forza la criticità nei loro giudizi. E’ il caso del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti nella sua qualità di commissario regionale al piano di rientro dal deficit del settore, sulle problematiche che riguardano l’ospedale di Castrovillari. «Nel presidio ospedaliero “spoke” della città del Pollino – afferma Guccione – sono emerse gravi criticità che compromettono il ruolo e la funzione assunti dallo stesso presidio nel sistema “Emergenza-Urgenza” della Regione. Particolarmente gravi risultano essere le condizioni organizzative del Pronto Soccorso e dei reparti di Ortopedia e di Pneumologia». Guccione, nell’interrogazione, chiede a Scopelliti «come intende intervenire per scongiurare la chiusura o il ridimensionamento di interi reparti dell’ospedale “spoke” di Castrovillari per gravi carenze di personale medico e paramedico ed evitare, così, il rischio di non garantire i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) e «le ragioni per le quali il direttore generale dell’Asp di Cosenza non e’ stato ancora autorizzato, per come da egli stesso richiesto, ad espletare avvisi pubblici per l’assunzione temporanea di personale medico al fine di scongiurare la mancata erogazione dei livelli essenziali di assistenza». Il consigliere regionale del Pd domanda, inoltre, «perché, a tutt’oggi, non sia ancora pervenuta, per come previsto dal Decreto Balduzzi, l’autorizzazione allo sblocco del turn-over che darebbe all’Asp di Cosenza la possibilità di bandire concorsi pubblici per l’assunzione di 38 medici». Ora si attende la controreplica.