L’ex sindaco chiarisce il suo gesto che non è stato né provocatorio né dadaista: “Ho solo passato la fascia al sindaco e mi sono permessa di aggiustarla come si deve, dato che stava per essere indossata in maniera errata”.
COSENZA – Ha voluto chiarire la natura di quel gesto, al Duomo di Cosenza, in cui avrebbe consegnato e fatto indossare al sindaco Occhiuto la fascia tricolore. Eva Catizone, ex sindaco della Città dei Bruzi, che in questi giorni è stata protagonista delle cronache cittadine per aver mostrato il suo appoggio al sindaco Occhiuto dopo la ‘manovra’ di sfiducia dei diciassette consiglieri comunali che lo hanno di fatto sfiduciato, ha voluto fare alcune precisazioni. Proprio nel giorno in cui Occhiuto cede ufficialmente la sua fascia tricolore al nuovo commissario, Carbone, l’ex sindaco Catizone, spiega quel gesto del quale si è tanto parlato e che è stato applaudito dalla folla presente alla Cattedrale di Cosenza: “La fascia del sindaco gli è stata passata, Occhiuto l’aveva dimenticata e poi mi sono avvicinata e l’ho sistemata perchè l’aveva semplicemente indossata in maniera errata. Tutto qui – ha dichiarato la Catizone ai microfoni di Rlb Radioattiva – nessun gesto provocatorio o dadaista”.
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Ora che i ‘giochi’ sono andati avanti, Eva Catizone ha inteso sottolineare come il gruppo dei diciassette abbia certamente esercitato un diritto, politico, ovvero quello di sfiduciare il sindaco ma “dalla casa comunale si è passati al chiuso di un hotel della città, con delle dimissioni consegnate nelle mani di un notaio. Ognuno è libero di fare come meglio ritiene opportuno, ma forse – ha dichiarato Evelina Catizone – sarebbe stata più utile per la città una discussione franca e serena all’interno del consiglio comunale. Non condivido il gesto, ne posso capire le ragioni, ma forse per una maggiore chiarezza poteva essere discusso nelle sedi istituzionali”.