Per Occhiuto si tratta di un tentativo di ostacolare l’unione “per mantenere il controllo clientelare dei territori”.
COSENZA – “Non appena i sindaci di Cosenza, Rende e Castrolibero arrivano finalmente a un accordo, dopo decenni di discussioni sterili e false, per avviare concretamente l’iter di realizzazione della cosiddetta ‘Città unica’ tanto attesa dai cittadini, ecco che cominciano a palesarsi i primi ostacoli”. Lo dichiara Mario Occhiuto apprendendo sulla stampa di una proposta di legge che starebbero preparando al riguardo i tre consiglieri regionali Orlandino Greco, Carlo Guccione e Franco Sergio. “L’iniziativa fa paura – precisa Occhiuto – perché questa volta sembra che possa realmente concretizzarsi la fusione tra le città, e allora cosa succede? Succede che tre consiglieri regionali si incontrano e, dopo aver fatto la solita (ipocrita) premessa a favore, si dicono nella sostanza contrari a ‘fusioni a freddo’. Allorché, giusto per imbrogliare la questione e rinviarla alle calende greche, propongono addirittura un progetto di legge che prevede una consultazione popolare preliminare alle deliberazioni dei Consigli comunali e regionale. È previsto dalla norma già un referendum tra i cittadini dei centri urbani interessati da tenersi successivamente alle deliberazioni dei Consigli comunali, mentre i tre suddetti esponenti politici che fanno?
Ne propongono addirittura un altro in via preliminare? Due referendum sullo stesso argomento? Perché? – chiede il Sindaco di Cosenza – Certamente per allungare i tempi in modo da disinnescare il progetto esplosivo portato avanti dai Sindaci e rendere vani gli sforzi compiuti finora spostando l’iniziativa a quando alla guida dei Comuni ci saranno altri amministratori (almeno fra quelli di Rende o Cosenza, Comuni senza i quali non è possibile la fusione) controllati da forze politiche clientelari che di fatto sono contrarie alla Città unica. Le forze politiche tradizionali saranno sempre contrarie nei fatti e favorevoli a parole (non possono dire altrimenti), perché con la fusione dei Comuni si riducono ovviamente gli spazi politici di coloro che sono legati ai territori in modo clientelare e diretto e la possibilità di essere eletti nelle varie consultazioni elettorali (nazionali e regionali). E infatti, i primi ad uscire contro l’iniziativa sono stati Orlandino Greco, che ritiene di controllare il territorio di Castrolibero (così come Sandro Principe a Rende), e Guccione che è l’espressione della peggiore politica dominante in Calabria fatta di ipocrisie, ignoranza, affarismo e falso moralismo. Franco Sergio secondo me è in buona fede, ed è stato convinto dai due colleghi.
I residenti – sottolinea Mario Occhiuto – hanno invece tutto da guadagnare perché ‘Città unica’ vuol dire migliorare i servizi adeguandoli alle esigenze rinnovate dei cittadini. Spero che i Sindaci non si lascino intimidire o condizionare, e che la Città unica possa realizzarsi prima possibile soprattutto tra i centri urbani di Cosenza e di Rende, allargandosi pure, se si verificheranno le condizioni, ad altre realtà contermini come Castrolibero, Montalto, Mendicino e Zumpano. Il paradosso – conclude Occhiuto – è che di questo passo forse si farà prima a fare la Città unica tra Corigliano e Rossano (già avanti con le procedure rispetto a noi), due centri urbani distanti e separati da circa quindici chilometri senza alcuna conurbazione reale, che tra Cosenza e Rende”. La risposta dei consiglieri regionali Greco, Guccione e Sergio non tarda a farsi sentire, “Restiamo basiti – scrivono in una nota – di fronte alle affermazioni del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto sulla città unica dell’area urbana di Cosenza. Il suo atteggiamento sprezzante e i toni utilizzati rendono manifesta la sua confusione politica e istituzionale evidenziando un nervosismo inappropriato che cela probabilmente risentimenti personali. Ci saremmo aspettati che il sindaco Occhiuto cogliesse al balzo l’opportunità di condividere il percorso individuato da tre consiglieri regionali della Calabria per arrivare alla città unica dell’area urbana, ma da parte sua sono arrivati solo insulti immotivati e inconcludenti.
Con la proposta di legge per una consultazione popolare preventiva abbiamo posto le basi per arrivare alla conurbazione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero attraverso un percorso amministrativo e istituzionale condiviso e partecipato con i cittadini. Non si può chiedere ad una comunità di oltre 100000 abitanti un voto a scatola chiusa, occorre prima di tutto agire con serietà e chiarezza. Lo statuto e lo studio di fattibilità della città unica sono documenti che i cittadini devono conoscere, sui quali occorre condivisione e consapevolezza. La fusione di tre città – continuano Greco, Guccione e Sergio – è un processo dal quale non si torna indietro, sarebbe folle immaginare che basti uno slogan o un incontro tra i sindaci e i segretari comunali per sancire un traguardo del genere. I consigli comunali sono legittimati a prendere tutte le decisioni che ritengono opportune, ma devono essere messi nella condizione di poter approvare o bocciare una proposta che abbia già solide basi di studio nella piena consapevolezza della cittadinanza. La città unica è un obiettivo condiviso anche dal presidente Oliverio e non si sono messe sul tavolo altre ipotesi, si tratta solo di individuare il percorso più adeguato.
In un momento storico e sociale in cui i cittadini sono distanti dalla politica, coinvolgerli in questo processo, attraverso una consultazione popolare preliminare a qualsiasi atto ufficiale, sarebbe un modo per riqualificare il senso stesso della rappresentanza. Evidentemente il sindaco di Cosenza intende percorrere scorciatoie verticistiche e alla democrazia partecipata preferisce quella a consenso informato. Il sindaco Occhiuto ha preferito rispondere alla nostra proposta con accuse personali francamente inspiegabili alle quali per pudore istituzionale preferiamo non rispondere. Da parte nostra proseguiremo sul percorso stabilito nella giornata di ieri presentando in breve tempo la proposta di legge per una consultazione popolare sull’area urbana di Cosenza perché noi, a differenza di altri che bluffano, la città unica vogliamo costruirla davvero.”